La conoscenza post-umana

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Titolo originale:

Posthuman Knowledge

Contenuto del libro:

La questione di ciò che definisce l'umano e di ciò che è umano nelle scienze umane è stata scossa dalla critica radicale dell'umanesimo e dallo spostamento dell'antropomorfismo che hanno guadagnato terreno negli ultimi anni, spinti in parte dai rapidi progressi della nostra conoscenza dei sistemi viventi e dei loro codici genetici e algoritmici, uniti all'espansione globale di un capitalismo ad alta intensità di conoscenza.

In Posthuman Knowledge, Rosi Braidotti analizza da vicino l'impatto di questi sviluppi su tre aree principali: la costituzione della nostra soggettività, la produzione generale di conoscenza e la pratica delle scienze umane accademiche. Attingendo alla teoria femminista, postcoloniale e antirazzista, l'autrice sostiene che l'umano non è mai stato una categoria neutra, ma sempre legata al potere e al privilegio. Dobbiamo quindi andare oltre le vecchie dualità in cui l'uomo si è definito, oltre gli altri sessualizzati e razzializzati che sono stati esclusi dall'umanità. Il sapere postumano, come lo intende Braidotti, non è tanto una forma alternativa di conoscenza quanto un appello critico: un invito a costruire un progetto multilivello e multidirezionale che allontani l'antropocentrismo e persegua l'analisi degli aspetti discriminatori e violenti dell'attività e dell'interazione umana, ovunque essi si manifestino.

Situata tra l'euforia dei progressi scientifici e tecnologici da un lato e la minaccia della devastazione del cambiamento climatico dall'altro, la convergenza postumana ci incoraggia a pensare in modo duro e creativo a ciò che stiamo diventando.