Sull'essere adiacenti alla violenza storica

Titolo originale:

On Being Adjacent to Historical Violence

Contenuto del libro:

Questo libro offre ai lettori accademici e al grande pubblico riflessioni puntuali sul nostro rapporto con la violenza.

Prendendo spunto dall'autoriflessività, dai temi e dagli argomenti degli studi sull'Olocausto, sui queer e sui neri, questo nutrito gruppo di intellettuali diversi si confronta con domande che collegano passato, presente e futuro: qual è la mia posizione rispetto alla violenza? Qual è il mio atteggiamento nei confronti di questa vicinanza? Quale storia deve essere raccontata da chi? Quale storia ritengo che questa immagine stia raccontando? Come posso essere co-testimone della sofferenza di un altro? Come onoro la capacità di agire e la resilienza dei membri della famiglia o dei personaggi storici? In che modo la violenza e l'ingiustizia del passato si collegano al presente? In una prosa intelligente, consapevole, appassionata e spesso dolorosamente bella, operatori culturali, storici e studiosi di studi culturali come Angelika Bammer, Doris Bergen, Ann Cvetkovich, Marianne Hirsch, Priscilla Layne, Mark Roseman, Leo Spitzer, Susan R. Suleiman e Viktor Witkowski esplorano queste domande, invitando i lettori a fare altrettanto.

Mettendo a disposizione esempi convincenti di pensatori che svolgono il proprio lavoro nel calderone delle crisi che hanno raggiunto l'ebollizione nel 2020 e sono proseguite nell'anno successivo, questo volume propone strategie per andare avanti con speranza.