Storia e pratiche di classe nella periferia del capitalismo

Titolo originale:

Class History and Class Practices in the Periphery of Capitalism

Contenuto del libro:

Solo dopo la Seconda guerra mondiale gli studiosi hanno iniziato a teorizzare la distinzione tra i Paesi centrali al centro del capitalismo e i Paesi periferici, spesso con l'aggiunta di una distinzione per includere i semiperiferici. L'approccio dei sistemi mondiali di Immanuel Wallerstein è stato particolarmente importante e ha portato il termine periferia nel linguaggio comune degli studiosi. Non sorprende che ci sia ancora molto lavoro da fare per districare l'estrema diversità e complessità delle economie politiche e delle resistenze contro le crudeltà multidimensionali perpetrate nei numerosi e diversissimi contesti periferici del mondo.

Storia e pratiche di classe nella periferia del capitalismo risponde a questa esigenza. Un primo capitolo getta le basi teoriche mostrando che Marx, in età avanzata, si rese conto che gli sviluppi storici sono molto più complicati di come li aveva concepiti in origine, e non era così lontano da richiedere analisi specifiche per ogni luogo. I contributi qui presentati conducono proprio queste analisi: descrivono le specificità di Russia, Portogallo, Argentina e Messico, offrono prospettive più ampie sull'America Latina post-egemonica e sull'Asia, forniscono analisi dettagliate delle resistenze in Africa e riflettono sul significato più profondo del neozapatismo per promuovere un cambiamento nell'intero terreno di discussione.

Ricco di profondità teorica e di rigore empirico, e completato da una traduzione inedita della teoria delle crisi di Karl Katusky, questo libro è una lettura essenziale per gli studenti e gli studiosi di economia politica e di economia politica internazionale, ed è di grande interesse per chiunque lavori per resistere a specifici sfruttamenti capitalistici nel proprio luogo e nel proprio tempo.