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Il libro di Tessa Watt “Cheap Print and Popular Piety” presenta una visione sfumata della cultura della prima età moderna, sfidando la divisione tra cultura popolare ed elitaria. Sottolinea l'interconnessione di varie forme culturali e l'integrazione di tradizioni orali e stampate, criticando al contempo le prospettive accademiche esistenti. Tuttavia, la prosa densa e l'ampia ricerca del libro possono risultare scoraggianti per alcuni lettori.
Vantaggi:⬤ Esame approfondito della stampa a basso costo nella cultura della prima età moderna
⬤ sfida la divisione tra cultura popolare ed elitaria
⬤ integra le tradizioni orali e stampate
⬤ ricerca sostanziale con analisi immaginativa
⬤ recupera il contesto culturale dei consumatori di stampa.
⬤ Prosa turgida che può stancare i lettori
⬤ quantità potenzialmente eccessiva di dettagli di ricerca
⬤ argomenti complessi che possono essere difficili da seguire per i lettori occasionali.
(basato su 1 recensioni dei lettori)
Cheap Print and Popular Piety, 1550-1640
Questo libro analizza il modo in cui il credo religioso popolare si rifletteva nei prodotti stampati più economici disponibili in Inghilterra nel secolo successivo alla Riforma: la ballata in brossura, l'immagine xilografica e il chapbook (un piccolo opuscolo, di solito di 24 pagine). Lo studio del Dr.
Watt è illustrato da estratti di queste opere, molte delle quali vengono riprodotte per la prima volta. La produzione di questa "stampa economica" rappresenta un capitolo importante nella storia del commercio librario, in quanto mostra la crescente specializzazione del commercio di ballate e traccia per la prima volta gli inizi del commercio di chapbook all'inizio del XVII secolo. Ma molte di queste stampe non venivano solo lette, ma anche cantate o incollate come decorazione sulle pareti.
La ballata viene collocata nel contesto della cultura musicale contemporanea e la xilografia viene messa in relazione con le arti decorative - pittura murale e tessuto dipinto - che sono state trascurate dagli storici tradizionali. Allo stesso tempo, il libro sfida l'immagine tracciata dagli storici recenti di un grande abisso tra il protestantesimo e la "cultura popolare", mostrando la continuità di molti aspetti della pietà tradizionale pre-riforma - modificata dalla dottrina protestante - fino al XVII secolo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)