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Il libro presenta un'esplorazione sfumata della genetica e della sua interazione con vari fattori biologici e sociali, sfidando le visioni riduzionistiche e fornendo saggi perspicaci sulle complessità della funzione dei geni. Sebbene sia ben studiato e accessibile, alcuni recensori hanno notato che potrebbe propendere per una prospettiva unilaterale ed evitare di affrontare alcune questioni chiave nel dibattito sulla genetica.
Vantaggi:Il libro offre esempi chiari delle complesse interazioni tra geni e altri processi, fornendo un importante contributo alla comprensione della genetica e della società. È ben documentato e costituisce una solida risorsa per i professionisti della biologia e della medicina. Molti recensori hanno trovato i saggi coinvolgenti e stimolanti.
Svantaggi:Alcuni recensori hanno criticato il libro perché è unilaterale e non affronta questioni chiave nel dibattito sulla sociobiologia. Si teme che possa evitare di discutere in modo approfondito le implicazioni della genetica sul comportamento umano, portando potenzialmente a una comprensione incompleta dell'argomento.
(basato su 5 recensioni dei lettori)
Genetic Explanations: Sense and Nonsense
Possono i geni determinare quale cinquantenne soccomberà all'Alzheimer, quale cittadino si presenterà alle urne il giorno del voto e quale bambino sarà destinato a una vita criminale? Sì, secondo Internet, alcuni studi scientifici e alcuni esponenti dell'industria biotecnologica che dovrebbero saperlo bene. Sheldon Krimsky e Jeremy Gruber riuniscono un gruppo di esperti di genetica per sostenere che trattare i geni come il Santo Graal del nostro essere fisico è un'impresa palesemente non scientifica. Spiegazioni genetiche" ci esorta a sostituire la nostra fede nel determinismo genetico con la conoscenza scientifica di come il DNA contribuisca effettivamente allo sviluppo umano.
Il concetto di gene è stato costantemente rivisto da quando Watson e Crick hanno scoperto la struttura della molecola di DNA nel 1953. Gli scienziati non considerano più l'insieme fisso delle molecole principali della cellula, ma i geni e il DNA sono visti come un copione dinamico, che viene modificato in ogni fase dello sviluppo. Piuttosto che un predittore autonomo di malattie, il DNA che ereditiamo interagisce continuamente con l'ambiente e funziona in modo diverso con l'età. Ciò che i nostri genitori ci tramandano è solo l'inizio. Enfatizzando le relativamente nuove conoscenze sulla plasticità genetica e sull'eredità epigenetica, gli autori inseriscono in un ampio contesto di sviluppo il ruolo che i geni sono noti per svolgere nelle malattie, nel comportamento, nell'evoluzione e nella cognizione.
Invece di liquidare a priori il riduzionismo genetico, Krimsky e Gruber si chiedono perché persista nonostante le prove scientifiche opposte, come influenzi l'atteggiamento nei confronti del comportamento umano e come si inserisca nelle politiche di finanziamento della ricerca.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)