Spazializzare l'autoritarismo

Titolo originale:

Spatializing Authoritarianism

Contenuto del libro:

L'autoritarismo è emerso come tema di spicco nelle discussioni popolari e accademiche sulla politica dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2016 e la coincidente espansione della retorica e degli ideali autoritari in Europa, Asia e oltre. Fino a poco tempo fa, tuttavia, i geografi accademici non si sono concentrati sul concetto di autoritarismo.

La sua lunga assenza dal campo è degna di nota, dal momento che i geografi hanno dato ampi contributi alla teorizzazione delle disuguaglianze strutturali, dell'ingiustizia e di altre espressioni di relazioni di potere oppressive o illiberali e delle loro diverse spazialità. Individuando questo vuoto, Spatializing Authoritarianism si basa su ricerche recenti per dimostrare che, anche quando viene concettualizzato come un insieme di pratiche piuttosto che come una semplice etichetta territoriale, l'autoritarismo ha una spazialità: attinge e produce spazio politico e scala in molti modi spesso sorprendenti.

Questo volume avanza la tesi che l'autoritarismo debba essere indagato tenendo conto delle molte scale in cui viene prodotto, messo in atto e immaginato. Includendo un'ampia gamma di prospettive teoriche e di casi empirici tratti dal Sud e dal Nord del mondo, questa raccolta illustra la forza analitica dell'attenzione alle diverse espressioni scalari e spaziali dell'autoritarismo e quanto esso sia intimamente connesso con le narrazioni identitarie, i paesaggi costruiti, i confini, i sistemi legali, i mercati e altre espressioni territoriali ed extraterritoriali del potere.