Sono apparso alla Madonna

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Titolo originale:

I Appeared to the Madonna

Contenuto del libro:

Carmelo Bene (1937-2002) è stato un noto attore, scrittore e regista italiano che ha inaugurato il suo teatro nel 1959 con Caligola di Camus ed è poi esploso sulla scena artistica con il suo outr Cristo '63. In seguito, collaborò con Pasolini, Glauber Rocha, Bussotti e altri, oltre che con filosofi come Gilles Deleuze.

Nel 1983, il grande provocatore ferocemente polemico scrive Sono apparso alla Madonna, una sorta di ars poetica e di cronaca della sua vita, autodefinita molto rischiosa, immaginaria e allo stesso tempo reale. L'opera si fonda sui concetti di Bene di non-essere, abbandono e mancanza. Come ha notato Piergiorgio Giacch, "la frase "sono apparso alla Madonna" non è mai stata un modo di dire ma un modo di fare di Bene, un evento che ha segnato il corpo del suo attore e il corpus delle sue opere: apparire alla Madonna è diventato un'aggiunta alla sua grazia e il compimento del suo genio".

Meno autobiografia fattuale e più poema autobiografico, Sono apparso alla Madonna mette alla prova i limiti della versificazione lirica mentre la sua prosa, proprio come i film di Bene, non è solo scrittura ma una forma di musica. Questo incendiario testamento della vita di Bene comprende i racconti dei suoi combattivi incontri con la critica, il pubblico e le sue opinioni iconoclaste sul teatro, il cinema, la poesia e altro ancora, compresi i capitoli su Salvador Dal, Eduardo De Filippo e Jules Laforgue, nonché le spiegazioni aneddotiche di alcune delle sue opere e dei suoi film. Fedele al carattere di Bene, Sono apparso alla Madonna è allo stesso tempo furioso, incandescente, comico e brutalmente sarcastico.

Risuona con un bellissimo e feroce disprezzo per la stupidità e una visione santificata della propria genialità: alla fine, realizzando la previsione di Dal, ha superato la sofferenza dell'artista ed è diventato un genio.

È incluso anche il "Ritratto autografico" di Bene (la biografia è stata sottratta), concepito come introduzione alle sue opere complete. In questo ritratto, Bene rievoca le sue molte vite, enumerando la serie ininterrotta di malattie e di ripetuti interventi chirurgici che hanno frequentato il suo corpo dall'infanzia alla morte. Un corpo disintegrato diventa una voce disincarnata, e ogni azione volgare (una "figura" teatrale) è sottratta e le vite diventano opere: Ciò che è stato disintegrato", nota Bene nel suo "Ritratto", "è il concetto di autorialità superato dalla deprogrammazione che avviene nella produzione e nella costituzione di noi stessi come opere d'arte, di cui solo la feccia è oggetto del corpo tipografico". In questa miracolosa afasia-aprassia, la disarticolazione de-mentale di Bene non può che parodiare il canto inascoltato. Egli ascolta. A bocca chiusa. Autore. Il capolavoro inesprimibile che era, ed è, Bene vive.

Tradotto da Carole Viers-Andronico, questo è il primo di una serie di volumi separati di scritti di Bene che Contra Mundum pubblicherà. Essendo uno degli unici veri eredi "spirituali" di Artaud, gli anglofoni devono finalmente fare i conti con la trasvalutazione genuinamente radicale di Bene di ogni forma di estetica.