Soldati come lavoratori - Classe, occupazione, conflitto e esercito del diciannovesimo secolo

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Titolo originale:

Soldiers as Workers - Class, employment, conflict and the nineteenth-century military

Contenuto del libro:

Il libro sottolinea come la classe sia il fattore più importante per comprendere l'esercito britannico nel periodo dell'industrializzazione. Mette in discussione la teoria dei "ruffiani comandati da gentiluomini" della maggior parte delle storie militari e dimostra come il servizio nei ranghi non fosse limitato alla "feccia della terra", ma comprendesse una sezione trasversale di "rispettabili" uomini della classe operaia.

I soldati comuni rappresentano un enorme gruppo occupazionale non studiato. Lavoravano come artigiani, servitori e commercianti, mostrando atteggiamenti da classe operaia prima dell'arruolamento ed evidenziando un conflitto di classe di basso livello in molti modi. I soldati continuarono a far parte della classe operaia anche dopo il congedo, con il servizio militare che costituiva una fase della loro carriera e della loro esperienza di vita complessiva.

Dopo l'addestramento, la maggior parte dei soldati comuni aveva tempo a disposizione e poteva svolgere un'ampia varietà di lavori, analizzati qui per la prima volta. Molti soldati in servizio continuarono a lavorare come commercianti del reggimento o abili artigiani. Altri lavoravano come servitori degli ufficiali o potevano gestire piccole attività commerciali, fornendo beni e servizi ai loro commilitoni. Alcuni, soprattutto i sottufficiali che di fatto gestivano l'esercito, intrapresero carriere straordinarie che superarono qualsiasi opportunità nella vita civile.

Tutti i soldati studiati mantennero molto del loro stile di vita da classe operaia. Ciò è dimostrato da una cultura contrattuale simile a quella dei sindacati civili. All'interno di confini disciplinati, la vita dell'esercito portava a ogni sorta di conflitto di classe di basso livello. Il libro li esplora, trattando di ubriachezza, diserzione, finta malattia, autolesionismo, scioperi e congedi. Descrive inoltre ammutinamenti, chiacchiere, saccheggi, fraternizzazione, servizio all'estero, suicidi e persino la fucilazione di ufficiali impopolari.