Sette anni: La rimaterializzazione dell'arte dal 2011 al 2017

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Titolo originale:

Seven Years: The Rematerialisation of Art from 2011-2017

Contenuto del libro:

Sette anni nell'arte contemporanea del XXI secolo, visti in una serie di rubriche della curatrice e scrittrice Maria Lind.

Seven Years offre una cronaca soggettiva dell'arte contemporanea del secondo decennio del XXI secolo, vista attraverso una serie di rubriche della curatrice, scrittrice ed educatrice Maria Lind. Scrivendo per l'edizione cartacea di ArtReview, Lind prende in considerazione singole opere e mostre e contribuisce alle conversazioni e ai dibattiti che si sviluppano nel mondo dell'arte e non solo. Esplora le opere di Haegue Yang, Hassan Khan, Uglycute, Tania Perez-Cordova e Walid Raad, tra gli altri, e discute di mostre come dOCUMENTA (13), la Biennale di Sharjah 12, la terza Biennale industriale degli Urali e diverse edizioni della Biennale di Venezia.

Gli scritti di Lind sono accompagnati da altri testi: gli artisti Goldin+Senneby discutono l'approccio materialista di Lind attraverso l'uso della parola "mano" nell'introduzione al volume; Sof a Hern ndez Chong Cuy riflette su come la scrittura possa influenzare il lavoro curatoriale e viceversa; l'artista Ahmet ğ t conduce un'intervista immaginaria con Lind; e Philippe Parreno tesse un riassunto degli anni tra il 2010 e il 2018, evidenziando la nozione di potenzialità. Un poscritto della collega curatrice di Lind, Joanna Warsza, compila un glossario delle idee e dei termini chiave del libro.

Collaboratori

Goldin+Senneby, Sof a Hern ndez Chong Cuy, Ahmet ğ t, Philippe Parreno, Joanna Warsza.