Sacro rifugio: Tredici viaggi tra senzatetto e guarigione

Punteggio:   (5,0 su 5)

Sacro rifugio: Tredici viaggi tra senzatetto e guarigione (Susan Greenfield)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Sacred Shelter” raccoglie le toccanti storie di vita di tredici persone che hanno vissuto la condizione di senzatetto e il loro viaggio verso il recupero, fornendo una visione della complessità della condizione di senzatetto e della resilienza dello spirito umano. Illumina le ingiustizie strutturali affrontate dagli emarginati e promuove la comprensione e l'empatia nei confronti di coloro che sono colpiti dalla condizione di senzatetto.

Vantaggi:

Offre una visione profonda e personale delle vite di persone precedentemente senza dimora, mostrando la loro resilienza, forza e recupero.
Sfida gli stereotipi sui senzatetto e sottolinea i punti in comune tra i senzatetto e la popolazione in generale.
Le narrazioni sono incorniciate da un'accurata introduzione che fornisce un contesto storico e sociale sul fenomeno dei senzatetto.
Ispira i lettori a provare compassione e ad agire per aiutare chi ha bisogno.
Evidenzia il ruolo dei programmi di sostegno e delle comunità nel favorire il recupero.

Svantaggi:

Alcune storie sono molto dolorose e descrivono realtà crude, che possono risultare difficili per i lettori sensibili.
Il libro può evocare forti emozioni e suscitare sentimenti di tristezza per le questioni sistemiche che permettono il persistere della condizione di senzatetto.

(basato su 27 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Sacred Shelter: Thirteen Journeys of Homelessness and Healing

Contenuto del libro:

In una metropoli come New York, i senzatetto possono confondersi con il paesaggio urbano. Per la curatrice Susan Greenfield, tuttavia, New York è il luogo in cui una comunità di individui straordinari e resistenti anela a una voce. Sacred Shelter segue le vite di tredici ex senzatetto, tutti diplomati al Life Skills Empowerment Program, un programma interconfessionale di abilità di vita per i senzatetto e gli ex senzatetto di New York. Attraverso interviste sincere e oneste, questi individui condividono i traumi della loro giovinezza, la loro esperienza di senzatetto e la guarigione che hanno scoperto grazie alla comunità e alla fede.

Edna Humphrey racconta di aver perso i nonni, il padre e la sorella a causa di malattie, incidenti e abusi. Lisa Sperber parla del suo disturbo bipolare e della sua bianchezza. Dennis Barton parla del suo percorso non convenzionale per diventare uno studente universitario di prima generazione e del suo viaggio per riconnettersi con la sua famiglia. I memorialisti condividono storie di gioventù, famiglia, lavoro e amore. Descrivono le loro esperienze di razzismo, malattia mentale, violenza sessuale e violenza domestica. Ognuno dei tredici narratori esprime onestamente il proprio cuore spezzato e il modo in cui la comunità e la fede hanno dato loro la speranza di andare avanti.

Tra queste storie di vita ci sono le riflessioni di direttori del programma, ecclesiastici, mentori e volontari che hanno lavorato con e nel programma di potenziamento delle abilità di vita. Nella sua riflessione, George Horton condivide la sua profonda gratitudine e solidarietà con le oltre 500 persone che ha conosciuto da quando ha co-fondato il programma nel 1989. Sebbene la religione possa essere divisiva, Horton crede fermamente che tutte le fedi ci spingano ad "accogliere lo straniero" e, come chiede Papa Francesco, ad "accompagnarlo" attraverso le difficoltà della vita. Attraverso la solidarietà e la sofferenza, molti ex senzatetto hanno ritrovato la fede in Dio e nella comunità. Al di là dei traumi e delle lotte, il suggerimento di Dorothy Day che "Tutto è grazia" è personificato in queste tredici storie. Jeremy Kalmanofsky, rabbino della Sinagoga Ansche Chesed, afferma che il programma punta a un tessuto sociale di incontro e riconoscimento tra estranei, che superano le grandi differenze per affrontarsi, che in ebraico si chiama Panim el Panim.

Sebbene Sacred Shelter non affronti le condizioni socioeconomiche e le disuguaglianze che causano il fenomeno dei senzatetto, fornisce una voce a un gruppo demografico che continua a soffrire di ingiustizia ed emarginazione sistemica. In forma narrativa e potente, esprime la resilienza degli individui che hanno vissuto l'esperienza dei senzatetto e la speranza e la comunità che hanno trovato. Ascoltando le loro storie, siamo spinti a confrontarci con le nostre ferite e a scoprire il nostro desiderio di connessione umana, un rifugio sacro sull'altro lato della sofferenza.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780823281190
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2018
Numero di pagine:336

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)