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Titolo originale:
Uprising in Pakistan: How to Bring Down a Dictatorship
Contenuto del libro:
Pakistan 1968: storia di una rivoluzione
Anche mentre si svolgevano, gli eventi che sconvolsero il Pakistan nel 1968-69 furono sottovalutati dai media occidentali. Dopo un lungo periodo di tumulti, una coalizione radicale - guidata da Zulfikar Ali Bhutto - abbatté il regime militare del feldmaresciallo Ayub Khan, proprio mentre questo celebrava il suo decimo "glorioso" anniversario.
Gli studenti, presto affiancati dai lavoratori e in seguito da quasi tutti gli strati sociali subalterni (compresi i lavoratori del sesso), hanno affrontato l'apparato statale di una dittatura militare corrotta e in decadenza, creata e sostenuta dagli Stati Uniti. A loro si sono uniti operai, avvocati, impiegati e, nonostante la dura repressione, hanno vinto. Il partito fondamentalista Jamaat-i-Islami si oppose al movimento e rischiò il completo isolamento. I canti più popolari erano "Il socialismo sta arrivando" e "Cibo, vestiti, riparo". Ayub fu costretto a dimettersi. Il suo debole successore dovette permettere le prime elezioni generali del Paese, probabilmente le più libere della sua tormentata storia.
Nel suo avvincente resoconto, scritto nel 1970 al calor bianco degli eventi, Tariq Ali offre una prospettiva da testimone oculare, dimostrando che questo potente movimento popolare fu l'unica vera vittoria dell'ondata rivoluzionaria degli anni Sessanta. Le elezioni aprirono tutte le contraddizioni del vecchio Stato, come Ali aveva previsto. I militari e l'élite al potere del Pakistan occidentale si rifiutarono di accettare i risultati e si imbarcarono in una guerra civile. Il risultato fu la nascita di un nuovo Stato: il Pakistan orientale si staccò e divenne il Bangladesh.
