Rituali quotidiani: Donne al lavoro

Punteggio:   (4,5 su 5)

Rituali quotidiani: Donne al lavoro (Mason Currey)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Rituali quotidiani: Women at Work” di Mason Currey è apprezzato per il suo contenuto coinvolgente e stimolante sulle pratiche quotidiane di varie artiste. I lettori apprezzano la diversità dei soggetti e le biografie in formato morso, che consentono una lettura piacevole in piccoli pezzi. Sebbene molte recensioni lodino la visione unica della routine creativa, alcuni lettori esprimono il desiderio di una maggiore profondità e di maggiori dettagli sulla vita e sui successi delle artiste.

Vantaggi:

Interessanti biografie in pillole, storie ispirate di donne artiste diverse, approfondimenti relativi alle routine creative, incoraggiamento dei lettori ad abbracciare le proprie abitudini di lavoro, eccellente stile di scrittura e un messaggio complessivamente positivo e potenziante.

Svantaggi:

Manca una trattazione approfondita di alcune artiste, molte delle quali ricevono solo brevi riassunti; alcuni lettori hanno trovato che i soggetti fossero prevalentemente di secoli precedenti piuttosto che figure contemporanee, il che ha portato a desiderare esempi più moderni.

(basato su 34 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Daily Rituals: Women at Work

Contenuto del libro:

Ancora gli irresistibili Rituali quotidiani di Mason Currey, questa volta esplorando gli ostacoli e i rituali quotidiani delle donne artiste - pittrici, compositrici, scultrici, scienziate, registe e performer. Vediamo come queste menti brillanti si mettono al lavoro, le scelte che devono fare: rifiutare le convenzioni, rubare (o nascondere) il tempo al richiamo di mariti, mogli, figli, obblighi, per realizzare le loro creazioni.

Da coloro che sono maestri del loro mestiere (Eudora Welty, Lynn Fontanne, Penelope Fitzgerald, Marie Curie) a coloro che sono stati riconosciuti da un'esplosione di consensi (Lorraine Hansberry, Zadie Smith)... Da Clara Schumann e Shirley Jackson, che si ritagliano piccole quantità di tempo dalla vita familiare, a Isadora Duncan e Agnes Martin, che rifiutano le esigenze della vita domestica, Currey ci mostra le scelte grandi e piccole (e costanti) che queste donne hanno fatto - e continuano a fare - per la loro arte: Isak Dinesen, Ho promesso al Diavolo la mia anima, e in cambio lui mi ha promesso che tutto ciò che avrei vissuto sarebbe stato trasformato in racconti, Dinesen si nutriva di ostriche e champagne ma anche di anfetamine, che le davano l'overdrive di cui aveva bisogno... E i rituali (quotidiani e non) che guidano questi artisti: Isabel Allende che inizia un nuovo libro solo l'8 gennaio... Hilary Mantel che fa la doccia per combattere il blocco dello scrittore (sono la persona più pulita che conosca)... Tallulah Bankhead che affronta le sue tre fobie (odiare andare a letto, odiare alzarsi e odiare stare da sola) che, se potesse metterle a tacere, renderebbero la sua vita brillante come un sonetto, ma noiosa come l'acqua di un fosso... Lillian Hellman fuma a catena tre pacchetti di sigarette e beve venti tazze di caffè al giorno e, dopo aver munto la mucca e pulito la stalla, scrive per euforia, depressione e speranza (questo è l'ordine esatto. La speranza si fa strada verso il tramonto.

È allora che ti dici che la prossima volta sarai più bravo, che Dio ti aiuti". )... Diane Arbus, che fa ciò che la tormenta... Colette, rinchiusa nella sua stanza di scrittura dal suo primo marito, Henry Gauthier-Villars (nome di fantasia: Willy) e lasciata uscire solo dopo aver completato la sua quota giornaliera (scriveva cinque pagine al giorno e buttava via la quinta). Colette disse in seguito: "La prigione è uno dei migliori laboratori...". Jessye Norman che disdegnava le routine o i rituali di qualsiasi tipo, considerandoli una stampella... e Octavia Butler che scriveva ogni giorno a prescindere da tutto (al diavolo l'ispirazione).

Germaine de Sta l... Elizabeth Barrett Browning... George Eliot... Edith Wharton... Virginia Woolf... Edna Ferber... Doris Lessing... Pina Bausch... Frida Kahlo... Marguerite Duras... Helen Frankenthaler... Patti Smith e altri 131 - sulle loro routine quotidiane, superstizioni, paure, abitudini alimentari (e alcoliche) e altri rituali finemente (e non così finemente) calibrati che aiutano a evocare la forza di volontà e l'autodisciplina, mantenendosi a galla con ottimismo e lotta, mentre creano (ed evitano di creare) le loro creazioni.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781524732950
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)