Ritorni fotografici: Giustizia razziale e tempo della fotografia

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Titolo originale:

Photographic Returns: Racial Justice and the Time of Photography

Contenuto del libro:

In Photographic Returns Shawn Michelle Smith ripercorre il modo in cui i momenti storici di crisi razziale sono stati conosciuti fotograficamente e come il passato continua ad abitare, punteggiare e trasformare il presente attraverso il mezzo fotografico nell'arte contemporanea.

La Smith si occupa di fotografie di Rashid Johnson, Sally Mann, Deborah Luster, Lorna Simpson, Jason Lazarus, Carrie Mae Weems, Taryn Simon e Dawoud Bey, tra gli altri. Ognuno di questi artisti si rivolge al passato - sia utilizzando tecniche ottocentesche per produrre immagini sia ricreando fotografie storiche iconiche - come modo per usare la storia per negoziare il presente e richiamare l'attenzione sul progetto politico incompiuto della giustizia razziale negli Stati Uniti.

Interrogando il loro uso della fotografia per ricordare, rivedere e amplificare il rapporto tra le politiche razziali del passato e del presente, Smith individua una ricorsività temporale intrinseca alla fotografia, in cui le immagini tornano a perseguitare lo spettatore e a sollecitare la riflessione sul presente e l'immaginazione di un futuro più giusto.