Realizzare una buona vita: Percorsi maschili di uscita dalla droga e dal crimine

Titolo originale:

Realizing a Good Life: Men's Pathways Out of Drugs and Crime

Contenuto del libro:

La realizzazione di una buona vita è quasi sempre definita in termini materiali, e si identifica con individui (di solito uomini) che possiedono una ricchezza considerevole. Ma i supporti sociali di classe, di genere e razziali rendono possibile il "self-made man". Questo libro si rivolge invece alle conoscenze indigene sulla realizzazione di una buona vita per esplorare il modo in cui gli uomini emarginati cercano di superare le disuguaglianze sistemiche nei loro sforzi per raggiungere la completezza, l'equilibrio, la connessione, l'armonia e la guarigione.

Ventitré uomini, la maggior parte dei quali sono indigeni, condividono le loro storie di questo viaggio. Per la maggior parte di loro, il percorso è iniziato in circostanze difficili: traumi intergenerazionali, famiglie disgregate e interventi di assistenza all'infanzia, razzismo e bullismo, abusi fisici e sessuali. La maggior parte di loro ha affrontato il dolore drogandosi e bevendo o unendosi a una gang di strada, e molti di loro hanno imboccato la strada del carcere. Intrappolati nella rete della giustizia penale, la realizzazione di una buona vita è stata ancora più scoraggiante, poiché le loro identità e le loro possibilità di vita sono diventate delle barriere.

Alcuni uomini, tuttavia, hanno fatto grandi passi avanti per realizzare una buona vita. Ci raccontano come sono usciti dal "problema", con spunti su come mantenere la sobrietà, superare le barriere sistemiche e creare connessioni e circoli di sostegno. In definitiva, tutto si riduce al sostegno sociale e all'assistenza. Come ha detto un uomo, il cambiamento è avvenuto quando "ha dovuto prendersi cura di qualcun altro" nel modo in cui voleva essere curato.