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Il libro offre un esame approfondito del suicidio nella Hull vittoriana attraverso l'analisi dei registri delle inchieste dei coroner, fornendo spunti di riflessione sulla storia sociale e sull'impatto del genere sui tassi di suicidio. Sebbene Bailey intrecci efficacemente prospettive sociologiche e motivazioni individuali, la sua dipendenza dai dati statistici spesso sminuisce la narrazione, rendendo alcune sezioni dense e poco coinvolgenti.
Vantaggi:⬤ Storia sociale affascinante e approfondimenti sulla vita vittoriana, soprattutto per quanto riguarda il genere e le transizioni sociali.
⬤ Uso accurato dei registri dei medici legali per illustrare i singoli casi di suicidio.
⬤ Contesto prezioso sulla città di Hull e sulle sue condizioni socio-economiche.
⬤ Combina dati quantitativi e qualitativi, per interessare gli storici sociali e gli storici della famiglia.
⬤ Presentazione poco raffinata dei dati statistici, con lunghi segmenti di percentuali e tassi scritti che possono risultare sgradevoli.
⬤ Un forte ricorso alle statistiche può oscurare il flusso e la chiarezza della narrazione.
⬤ Alcune conclusioni basate su dati statistici sono considerate problematiche a causa dell'influenza di fattori sociali non facilmente quantificabili.
(basato su 2 recensioni dei lettori)
'This Rash Act': Suicide Across the Life Cycle in the Victorian City
Cosa ha spinto circa 700 uomini e donne della città di Kingston-upon-Hull, nello Yorkshire, tra il 1837 e il 1900, a togliersi la vita? Questo libro cerca di rispondere a questa domanda e anche di studiare come il suicidio era inteso dalle vittime, dalle famiglie e dagli amici, come le cause del suicidio cambiarono nel tempo e cosa le inchieste dei coroner possono dirci sulla vita, le credenze e i valori vittoriani in generale.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)