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Il libro “Prigionieri della storia” di Keith Lowe presenta un'esplorazione completa e stimolante dei monumenti della Seconda guerra mondiale e dei loro significati sociali. La scrittura è chiara, coinvolgente e ben strutturata, e fornisce una visione del modo in cui i diversi Paesi commemorano la loro storia attraverso questi monumenti. Tuttavia, ha ricevuto recensioni contrastanti per quanto riguarda la profondità, la qualità della presentazione e la focalizzazione esclusivamente sui monumenti della Seconda guerra mondiale.
Vantaggi:Scrittura chiara e coinvolgente, prospettive informative sui monumenti della Seconda guerra mondiale, ben strutturata con una buona organizzazione, include fotografie di monumenti, affronta questioni contemporanee legate ai monumenti, analisi stimolante della storia e della commemorazione.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato deludenti i caratteri grandi e la qualità delle immagini, hanno percepito il tono dell'autore come accondiscendente, hanno ritenuto che la trattazione fosse troppo incentrata sulla Seconda guerra mondiale, dato il titolo, e alcune sezioni potrebbero mancare di profondità per chi ha maggiore familiarità con la storia militare.
(basato su 15 recensioni dei lettori)
Prisoners of History: What Monuments to World War II Tell Us about Our History and Ourselves
Uno sguardo su come i nostri monumenti alla Seconda guerra mondiale plasmano il modo in cui pensiamo alla guerra da parte di uno storico pluripremiato.
Keith Lowe, pluripremiato autore di libri sulla Seconda guerra mondiale, ha visto abbattere monumenti in tutto il mondo in segno di protesta politica e ha iniziato a chiedersi cosa dicano di noi oggi i monumenti costruiti per commemorare la Seconda guerra mondiale. Concentrandosi su questi monumenti, Prisoners of History analizza la Seconda guerra mondiale e il modo in cui essa esiste ancora tangibilmente in mezzo a noi. Esamina tutti gli aspetti della guerra, dai vincitori ai caduti, dagli eroi ai cattivi, dall'apocalisse alla ricostruzione dopo la devastazione. L'autore si concentra su venticinque monumenti, tra cui The Motherland Calls in Russia, il Memoriale del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, il Sacrario dei Caduti in Italia, il Memoriale del Massacro di Nanjin in Cina, la cupola della bomba atomica a Hiroshima, la balconata dello Yad Vashem a Gerusalemme e la Via della Liberazione che va da Londra a Berlino.
Non sorprende che i diversi Paesi vedano la guerra in modo diverso. Nei monumenti eretti negli Stati Uniti, Lowe vede trionfi e dediche patriottiche agli eroi. In Europa, i monumenti sono malinconici, ambigui e spesso dedicati alle vittime. In queste diverse visioni internazionali della guerra, Lowe vede le espressioni in pietra e metallo di sentimenti che oggi ci imprigionano con le loro opinioni immutabili. Pubblicato in occasione del 75° anniversario della fine della guerra, Prigionieri della storia è una visione del XXI secolo di una guerra del XX secolo che ancora oggi ci perseguita.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)