Pre/Architecture
Sullo studio della prearchitettura nel secondo dopoguerra.
Può mai esistere un mondo prima dell'architettura? Esiste un'arche - origine, inizio o autorità - che precede la comparsa dell'architettura? Questo libro sostiene che tale stato pre-architettonico è diventato un oggetto di indagine centrale per gli storici dell'architettura e gli architetti praticanti all'indomani degli eventi storici mondiali e delle grandi rivoluzioni epistemologiche.
Di fronte alle devastazioni della guerra e ai presagi della fine dell'architettura moderna, architetti come Frederick Kiesler hanno cercato di risalire alle origini della progettazione umana esplorando le tecniche fondamentali della costruzione umana e animale attraverso la conversazione con i paleoantropologi e i biologi evolutivi della prima metà del XX secolo. Allo stesso tempo, storici come Sigfried Giedion hanno cercato di reinterpretare alcuni monumenti preistorici scoperti di recente, se non altro per corroborare principi teorici già utilizzati dalla critica d'arte e d'architettura modernista.
Dopo la seconda guerra mondiale, la narrazione della Prearchitettura si sposta progressivamente all'indietro fino alla metà del XIX secolo, quando il termine "prearchitettonico" fu coniato ancor prima dell'emergere istituzionale della preistoria come disciplina di ricerca scientifica. Gottfried Semper scrisse delle "condizioni prearchitettoniche" dei popoli di epoche precedenti alle civiltà storiche del Vicino Oriente, espresse attraverso strutture più piccole come la ceramica, ma non ancora attraverso strutture monumentali. Per Semper, gli elementi "prearchitettonici" non descrivevano un singolo periodo temporale, ma una condizione strutturale generale che sopravviveva alle invenzioni della storia e dell'architettura.
In definitiva, lo studio delle origini preistoriche potrebbe scoprire non solo le cause della crisi attuale della modernità, ma anche i segni del futuro passato dell'architettura. Accostando i fossili della preistoria alle ansie cosmiche del dopoguerra e alle previsioni di un post-histoire, ciò che viene inventato è una storia pre/post/errata, una preistoria fittizia dell'architettura del futuro. La prearchitettura non è semplicemente "non architettura"; è ciò che l'architettura sarebbe potuta diventare ma che alla fine è stata sconfessata. Le stesse potenzialità inespresse infestano non solo il lontano passato, ma anche l'ansioso presente dell'architettura, che periodicamente ritorna a una preistoria abortita.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)