Prae, vol. II

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Contenuto del libro:

Considerato un inquietante attacco al realismo, quando fu pubblicato nel 1934, il romanzo d'esordio di Miklós Szentkuthy, Prae, stupì a tal punto la critica ungherese che molti lo giudicarono mostruoso, definirono Szentkuthy sprezzantemente cosmopolita e lo classificarono estraneo alla cultura ungherese.

Incomparabile e senza precedenti nella letteratura ungherese, Prae deve essere riconosciuto come un serio contributo alla narrativa modernista, ambizioso nelle sue aspirazioni quanto l'Ulisse o À la recherche du temps perdu. Senza una narrazione tradizionale e senza personaggi psicologicamente motivati, giocando con le voci, la temporalità e gli eventi, pur essendo una fiction, Prae è più ciò che Northrop Frye chiama un'anatomia o una satira: la preoccupazione di base del libro è intellettuale, il suo stato d'animo pervasivo è quello di una commedia delle idee.

Come romanzo virtuale che preclude ogni possibilità di realizzazione, è un romanzo ma solo virtualmente, un libro che è in realtà una preparazione per un romanzo non scritto. In questo modo, mantiene la libertà e l'apertura delle sue potenzialità, come dimostrano le diagonali Non-Prae, una serie di passaggi che intercalano il romanzo e fratturano continuamente lo spazio e il tempo per impegnarsi in quella che una delle figure del libro chiama la cultura del gioco di parole o dell'accidentalismo dogmatico. “Il titolo del libro”, ha detto Szentkuthy, ”allude al fatto che si tratta di un'ouverture. Una moltitudine di pensieri, emozioni, idee, fantasie e motivi che si susseguono come rintocchi, un'ouverture per la mia opera successiva”. Sfidando i dogmi e le convenzioni allora prevalenti della scrittura in prosa, Szentkuthy avrebbe creato un nuovo canone.

In gran parte non letto all'epoca, Prae si è poi guadagnato lo status di cult. Per alcuni critici, il libro non solo è una delle opere sperimentali più rappresentative dell'inizio del XX secolo, ma nel suo tentativo di dare vita a una “letteratura impossibile”, anticipa anche il nouveau roman di quasi 30 anni. Nel suo rifiuto della sequenzialità e nella celebrazione del rimescolamento narrativo, Prae mette in atto ciò che è concettualmente simile al cut-up. Pochi contemporanei di Szentkuthy avrebbero rivelato con altrettanta bravura e audacia i nuovi orizzonti aperti alle forme narrative dopo l'era del realismo.

In Frivolezze e confessioni, Szentkuthy affermava che il suo obiettivo con Prae era “assorbire i problemi della filosofia e della matematica moderna nella moda moderna, nell'amore e in ogni manifestazione della vita”. Tradotto per la prima volta dalla sua pubblicazione originale nel 1934, il secondo volume di questo leggendario e controverso romanzo modernista ungherese è ora finalmente disponibile in inglese.