Poetica del recupero israeliana

Titolo originale:

Israeli Salvage Poetics

Contenuto del libro:

Attraverso un'attenta analisi della letteratura israeliana del XX e XXI secolo, Israeli Salvage Poetics interroga il concetto di “negazione della diaspora” affrontato nella letteratura in lingua ebraica da autori israeliani noti e meno noti, dalla vigilia dell'Olocausto a oggi. L'autrice Sheila E.

Jelen considera il modo in cui gli scrittori israeliani provenienti dall'Europa orientale o di origine est-europea incorporano la cultura europea orientale pre-Olocausto nel loro senso di israelicità o ebraicità. Molti israeliani interessati all'eredità dell'Europa orientale vivono con la consapevolezza del ruolo svolto dalla propria nazione nella repressione di tale eredità, dall'elevazione dell'ebraico rispetto allo yiddish al ridicolo e al risentimento nei confronti della cultura, dei testi e delle tradizioni popolari dell'Europa orientale.

Per riparare ai torti del passato e riconciliare questo conflitto d'identità, gli autori israeliani di cui si parla in questo libro si impegnano in quella che Jelen chiama “poetica di recupero”: leggono la letteratura yiddish, viaggiano in Europa orientale e scrivono dei loro rapporti personali e generazionali con la cultura ashkenazita. Le rappresentazioni letterarie israeliane dell'ebraismo dell'Europa orientale si sforzano, a volte con successo, di recuperare la cultura ebraica dell'Europa orientale prima dell'Olocausto per l'edificazione di un pubblico che potrebbe sentirsi responsabile del silenzio e dell'estinzione di quella cultura.