Parole di donna: Saggio sulla singolarità francese

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Titolo originale:

Women's Words: Essay on French Singularity

Contenuto del libro:

Nel suo controverso libro "Le parole delle donne", Mona Ozouf sostiene che il femminismo francese non ha il rancore e il risentimento delle sue controparti in Inghilterra e in America e spiega perché questo femminismo placido, persino timido, è unicamente francese.

Ozouf utilizza il ritratto di donna, genere tradizionalmente maschile, per ritrarre dieci letterate francesi le cui vite coprono il periodo che va dalla vigilia della Rivoluzione francese alla rinascita del movimento femminista alla fine del XX secolo. L'autrice studia le lettere e le memorie di Mme du Deffand, Mme de Charriere, Mme Roland, Mme de Stael, Mme de Remusat, George Sand, Hubertine Auclert, Colette, Simone Weil e Simone de Beauvoir. Rifiutando le costruzioni maschili della femminilità tipiche di questo genere, Ozouf restituisce le voci di queste donne per studiare i loro atteggiamenti, spesso conflittuali, verso l'istruzione, il matrimonio, la maternità, il sesso e il lavoro, nonché il dilemma di scrivere in un mondo letterario che non sosteneva il lavoro femminile.

Ozouf sostiene che la vita di queste donne è stata influenzata da un femminismo esclusivamente francese, che deriva dal grande spirito egualitario della Rivoluzione francese ed è più tollerante nei confronti delle differenze rispetto alle sue controparti americane. L'autrice sostiene che, di conseguenza, la cultura francese moderna non ha isolato le donne dagli uomini come hanno fatto le culture americana e britannica".