Lucky Shadows
Questo imponente volume di poesie raccoglie molte delle poesie di Wilson che non sono mai apparse in precedenza in un libro. Selezionato da mIEKAL aND.
"Peter Lamborn Wilson è un poeta da leggere a lungo, preferibilmente sotto un albero preferito vicino a un corso d'acqua, pienamente preparato a ignorare ogni senso del dovere imposto. E fortunatamente questo lavoro è presente in quantità in Lucky Shadows, abbastanza da far capire che l'immaginazione stessa è l'ur-anarchico. Ci vuole tempo e testo per allestire una realtà ineguagliabile, un percorso verbale temporaneamente autonomo che conduce a un'altra zona di possibile emersione della vita libera.
L'intensità mentale e spasmodica dell'assemblaggio verbale comprende una sottolingua, una realtà parlata/scritta che imbriglia le nostre speranze, le nostre paure e le nostre aspirazioni innominabili.
Ispira un'ulteriore anticipazione, concepita come un vivere precario sull'orlo magico dell'irruzione di un nuovo mondo. Lamentare le nostre perdite sembra improvvisamente gettare le basi per ottenere l'impossibile, quello che si accoglie nei propri sogni.
Certo, in un certo senso è high fantasy, ma sembra la vita reale che facciamo così fatica a trovare. E ora l'intensità di questo mondo possibile si manifesta in modo vivido attraverso una certa sublime ilarità. Il riso fino alle lacrime si propone come un percorso attraverso ciò che è sempre difficile da sopportare.
L'utopia può solo insinuarsi in noi come il rovescio invisibile di una valutazione negativa che improvvisamente diventa patafisica. Il suo celebre volume su volume di prosa sconcertante ha offerto a lungo un substrato immaginabile alla "civiltà come la conosciamo", e qui lo ritroviamo riprodotto in una poesia dopo l'altra di godimento eretico. Finalmente sappiamo che il mago parla un patois spagirico, trasmettendo il potere alchemico di morire lacrimosamente ridendo".
"George Quasha.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)