Nemici alle porte: le mura dell'antica Roma

Titolo originale:

Enemies at the Gate: The City Walls of Ancient Rome

Contenuto del libro:

Il primo muro conosciuto a Roma circondava il primo insediamento sul Palatino. Era costruito con argilla pressata sostenuta da una serie di pali di legno eretti e le prove archeologiche confermano la data tradizionale della fondazione della città nell'VIII secolo a.C..

Non si conoscono nuove mura fino all'inizio del VI secolo a.C., quando il re Servio Tullio costruì le difese che portano il suo nome. Resti fisici di una prima cinta muraria sono ancora visibili a Roma, ma non esistono prove archeologiche inconfutabili sulla sua datazione. La crescita dell'Impero e l'erezione di solide frontiere da parte dell'imperatore Adriano, evitarono la necessità di mura intorno a Roma fino ai problemi del III secolo d.C., quando le tribù invasori attraversarono le frontiere.

Furono costruite mura difensive intorno a diverse città romane e, nel 274 d.C., l'imperatore Aureliano costruì una nuova cinta muraria intorno alla stessa Roma, per impedire la potenziale frammentazione dell'Impero. La maggior parte delle mura di Aureliano, costruite con milioni di mattoni, è ancora in piedi oggi. Durante le guerre civili dell'inizio del IV secolo d.C., gli imperatori Severo II e Galerio assediarono Roma, ma non riuscirono a entrare.

All'inizio del V secolo, le mura e le loro porte furono potenziate dall'imperatore Onorio; la versione definitiva prevedeva camminamenti sui bastioni, piattaforme per l'artiglieria e gallerie collegate all'interno delle mura, dotate di feritoie per le frecce. Né le frontiere né le mura possono mai essere totalmente impermeabili, per cui Roma fu notoriamente presa ma non tenuta da Alarico il Goto nel 410, e successivamente da Totila, re degli Ostrogoti, che distrusse parti delle difese; i danni furono riparati da Belisario e forse da Narsete, entrambi generali inviati dal sovrano dell'Impero Romano d'Oriente. Dopo un certo abbandono, a partire dal VII o VIII secolo d.C.

furono i Papi a mantenere le mura in buono stato, come testimoniano le numerose pietre commemorative incastonate nei mattoni. Le riparazioni sono in corso, quindi le impalcature a volte oscurano il muro, ma fanno parte della conservazione di questo vasto monumento antico.