L'impero di Roma: come i Romani acquisirono e persero le loro province

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Titolo originale:

Rome's Empire: How the Romans Acquired and Lost Their Provinces

Contenuto del libro:

L'Impero romano è stato forgiato in guerra e difeso con la forza militare. È durato anche grazie alla capacità dei Romani di assimilare e pacificare i diversi popoli e le diverse culture all'interno delle loro province.

Nei primi anni Roma non annesse territori ma creò alleanze, prima con le tribù italiche e poi con i capi degli Stati periferici. Alcuni territori furono conquistati senza combattere, grazie a governanti che si erano avvicinati a Roma. Roma si rese conto di trarre profitto da questi territori, con i loro prodotti agricoli, i minerali, la manodopera per gli eserciti, gli schiavi e le rotte commerciali.

Il governo delle province era adattato al carattere dei territori e delle popolazioni.

I popoli ostili al di fuori dei confini di Roma rappresentavano una minaccia che Roma poteva ora affrontare per conto di coloro che rientravano nella sua sfera. I signori della guerra potevano essere conquistati, ma anche corrotti.

Le divinità autoctone furono equiparate il più possibile a quelle romane. Molte lingue, costumi e religioni diverse continuarono sotto il dominio romano. I provinciali potevano salire di status e diventare cittadini romani a tutti gli effetti, mentre gli abitanti delle città si governavano da soli, sotto l'ombrello militare dell'esercito.

Solo i gruppi con un'influenza così diffusa da mettere in discussione l'autorità di Roma venivano presi di mira, spesso in modo spietato. I druidi e i cristiani erano tra questi. La storia dell'Impero di Roma si rivela quindi più complessa e imponente di quella di una superpotenza militare che impone la "Pax Romana".