Punteggio:
Questo libro è un potente libro di memorie sull'Olocausto che riflette le esperienze dell'autore come medico e interprete in un campo nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Esplora i temi del trauma, delle atrocità naziste e del senso di colpa dei sopravvissuti con profondità e onestà emotiva.
Vantaggi:Una narrazione ben tradotta, commovente e illuminante, che racconta in prima persona l'esperienza dell'Olocausto e affronta temi importanti di umanità e coraggio.
Svantaggi:Alcuni lettori potrebbero trovare l'argomento pesante e difficile da affrontare.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
Necropolis
Boris Pahor trascorse gli ultimi quattordici mesi della Seconda guerra mondiale come prigioniero e medico nei campi nazisti di Belsen, Harzungen, Dachau e Natzweiler.
I suoi compagni di prigionia erano un vero e proprio microcosmo europeo: italiani, francesi, russi, olandesi, polacchi e tedeschi. Vent'anni dopo, quando visita un campo sui monti Vosgi che è stato conservato come monumento storico, gli tornano in mente le immagini delle sue esperienze: i cadaveri che vengono portati ai forni; i prigionieri emaciati, con zoccoli di legno e uniformi zebrate e stracciate, che salgono a fatica i gradini di una cava o che fanno l'appello sotto la pioggia fredda; l'infermeria, che puzza di dissenteria e di morte.
Necropolis è l'appassionante resoconto di Pahor dei suoi tentativi di fornire assistenza medica ai prigionieri di fronte all'assoluta brutalità dei campi e del suo venire a patti con l'ineliminabile senso di colpa che prova per essere sopravvissuto quando milioni di persone non ce l'hanno fatta.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)