Mettere in scena l'indigeneità: il turismo di recupero e la rappresentazione della storia dei nativi americani

Punteggio:   (4,9 su 5)

Mettere in scena l'indigeneità: il turismo di recupero e la rappresentazione della storia dei nativi americani (Katrina Phillips)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre un'avvincente esplorazione della rappresentazione degli indigeni nei media popolari, in particolare attraverso spettacoli all'aperto con personaggi nativi americani. Esamina come queste narrazioni servano a rafforzare le prospettive dei colonizzatori, evidenziando al contempo il coinvolgimento di voci native reali. Nonostante la scrittura accattivante e l'umorismo, il recensore auspica un maggiore approfondimento delle implicazioni educative di queste narrazioni.

Vantaggi:

Coinvolgente e ben scritto
divertente con umorismo
fornisce preziose intuizioni sulla rappresentazione degli indigeni e sul ruolo della narrazione
bilancia la narrazione personale con temi più ampi
consigliato a chi è interessato ai media e alla storia.

Svantaggi:

Manca di profondità nell'esplorare come l'intrattenimento serva da opportunità educativa; non affronta pienamente l'impatto delle narrazioni che privilegiano il successo rispetto all'accuratezza storica.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Staging Indigeneity: Salvage Tourism and the Performance of Native American History

Contenuto del libro:

Mentre i turisti si spostavano sempre più spesso negli Stati Uniti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, un numero sorprendente di comunità cercò di sfruttare la storia dei nativi americani per creare attrazioni turistiche.

Dall'Happy Canyon Indian Pageant and Wild West Show di Pendleton, nell'Oregon, ai drammi all'aperto come Tecumseh! di Chillicothe, nell'Ohio, e Unto These Hills di Cherokee, nella Carolina del Nord, gli abitanti del luogo hanno messo in scena spettacoli che pretendevano di onorare il passato degli indigeni, ma che al tempo stesso lo ritraevano alle condizioni dei coloni bianchi. Collegando le origini di questi spettacoli alle loro incarnazioni odierne, questo libro incisivo rivela come essi abbiano costituito quello che Katrina Phillips chiama “turismo di recupero”, un insieme di pratiche parallele alla cosiddetta etnografia di recupero, che ha documentato le storie, le lingue e le culture dei popoli indigeni rafforzando al contempo la convinzione che le società dei nativi americani stessero inevitabilmente scomparendo.

Nel corso del tempo, Phillips sostiene che turismo, nostalgia e autenticità convergono nella creazione del turismo di recupero, che fonde turismo e storia, contestazioni sulla cittadinanza, sull'identità e sull'appartenenza e l'uso continuo degli indiani e dell'indianità come mezzo di evasione, intrattenimento e sviluppo economico.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781469662305
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:262

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)