Mettere in scena l'indigeneità: il turismo di recupero e la rappresentazione della storia dei nativi americani

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Mettere in scena l'indigeneità: il turismo di recupero e la rappresentazione della storia dei nativi americani (Katrina Phillips)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro offre un'esplorazione coinvolgente della rappresentazione e della narrazione indigena, in particolare negli spettacoli all'aperto con personaggi nativi americani. Esamina criticamente la mercificazione dell'indigenità e il modo in cui queste narrazioni rafforzano le prospettive dei coloni sulla storia americana, affrontando al contempo il coinvolgimento delle voci dei nativi reali in queste rappresentazioni.

Vantaggi:

Argomento coinvolgente e importante
ben scritto con un buon equilibrio di narrazione personale
divertente e umoristico
offre spunti di riflessione sulla rappresentazione degli indigeni e sull'impatto dei media popolari.

Svantaggi:

Potrebbe approfondire le opportunità educative offerte dall'intrattenimento; solleva preoccupazioni sull'accuratezza storica rispetto al successo narrativo di alcuni spettacoli.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Staging Indigeneity: Salvage Tourism and the Performance of Native American History

Contenuto del libro:

Mentre i turisti si spostavano sempre più spesso negli Stati Uniti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, un numero sorprendente di comunità cercò di sfruttare la storia dei nativi americani per creare attrazioni turistiche.

Dall'Happy Canyon Indian Pageant and Wild West Show di Pendleton, nell'Oregon, ai drammi all'aperto come Tecumseh! di Chillicothe, nell'Ohio, e Unto These Hills di Cherokee, nella Carolina del Nord, gli abitanti del luogo hanno messo in scena spettacoli che pretendevano di onorare il passato degli indigeni, ma che al tempo stesso lo ritraevano alle condizioni dei coloni bianchi. Collegando le origini di questi spettacoli alle loro incarnazioni odierne, questo libro incisivo rivela come essi abbiano costituito quello che Katrina Phillips chiama "turismo di recupero", un insieme di pratiche parallele alla cosiddetta etnografia di recupero, che ha documentato le storie, le lingue e le culture dei popoli indigeni rafforzando al contempo la convinzione che le società dei nativi americani stessero inevitabilmente scomparendo.

Nel corso del tempo, Phillips sostiene che turismo, nostalgia e autenticità convergono nella creazione del turismo di recupero, che fonde turismo e storia, contestazioni sulla cittadinanza, sull'identità e sull'appartenenza e l'uso continuo degli indiani e dell'indianità come mezzo di evasione, intrattenimento e sviluppo economico.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781469662312
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:262

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)