Malati e stanchi: Razza, medicina e jazz

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Titolo originale:

Sick and Tired: Race, Medicine, and Jazz

Contenuto del libro:

Il jazz, la forma d'arte americana per eccellenza, funge da modello per questi saggi personali che affrontano le disuguaglianze nella medicina basate sulla "razza". Sick and Tired è un insieme di storie, saggi personali, lettere, vignette e, per così dire, canzoni che sfidano il concetto stesso di razza e considerano la possibilità di un'azione americana per affrontare le differenze reali e fisiche nei risultati di salute tra le razze. La povertà, certo, è importante per comprendere le realtà sanitarie diseguali in America; ma la razza, di per sé, persiste anche di fronte a tutti i progressi compiuti finora. Ciò è dimostrato in modo raccapricciante e prevedibile dall'attuale pandemia.

Come per il jazz, anche in questo caso il pubblico è fondamentale. Questo libro affronta la triade retorica - oratore, discorso, pubblico - e invita il pubblico, come il predicatore invita i banchi, a partecipare alla soluzione della condizione umana radicata in millenni di conflitto con l'altro.

La dissonanza è la parola d'ordine del jazz bebop. Questi capitoli sono radicati nella scienza, nelle scienze sociali e nella letteratura. Allo stesso tempo, invitano il pubblico a partecipare a possibili soluzioni che promettono di variare tra le varie comunità. In altre parole, le risposte saranno particolari, come il pubblico che partecipa al jazz dal vivo.

Questi saggi personali sono destinati a un pubblico interessato alla razza, ai risultati della salute, ai costi della sanità e a un approccio letterario che suggerisce vie artistiche nel pantano, e nella catastrofe umana, della razza e della medicina.