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Book of Mutter
Un saggio frammentato e lirico sulla memoria, l'identità, il lutto e la madre.
Scrivere è il modo in cui cerco di riparare me stessa, ricucendo i me stessi di un tempo, le frasi. Quando sono abbastanza coraggiosa, non lo sono mai abbastanza, srotolo l'arazzo della mia vita, della mia infanzia.
-- Dal libro di Mutter.
Composto nell'arco di tredici anni, Book of Mutter di Kate Zambreno è una meditazione tenera e inquietante sulla capacità della scrittura, della fotografia e della memoria di abbracciare le ombre mentre si è in preda al dolore e alla calma piatta. Book of Mutter è allo stesso tempo primordiale e scolpito, plasmato dall'impulso dell'autrice a inventariare gli apocrifi di famiglia dopo la morte della madre. Il testo si sviluppa a spirale in un'anatomia fratturata della malinconia che include riflessioni critiche su artisti del calibro di Roland Barthes, Louise Bourgeois, Henry Darger, Theresa Hak Kyung Cha, Peter Handke e altri. Zambreno ha modellato la forma informe del libro sulle sculture Cells della Bourgeois: allo stesso tempo incanala la volatilità dell'autobiografia, del dolore e dell'infanzia, ma è circondato da un senso solenne di ingresso in uno spazio rituale o sacro.
Né memoir, né saggio, né poesia, Book of Mutter è un testo non catalogabile che attinge a un repertorio di generi per scrivere dentro e contro il silenzio. È un testo infestato, un archivio accumulativo di miti e memorie che cerca il proprio disfacimento, guidato da desideri incrociati di resuscitare ed esorcizzare il passato. Zambreno tesse una complessa rete di associazioni, reliquie e riferimenti, elevando il prosaico album in uno strano e intimo teatro post-mortem/postmoderno.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)