Libertà, repressione e proprietà privata in Russia

Titolo originale:

Freedom, Repression, and Private Property in Russia

Contenuto del libro:

Questo studio dimostra come l'emergere della proprietà privata e dell'economia di mercato dopo il crollo dell'Unione Sovietica abbia permesso un certo grado di libertà, sostenendo al contempo l'autoritarismo.

Basandosi su casi di studio, Vladimir Shlapentokh e Anna Arutunyan analizzano come la proprietà privata e il libero mercato generino elementi feudali nella società. Questi elementi sono così forti nella Russia post-comunista da impedire la formazione di una vera società democratica, rendendo al contempo impossibile il ritorno al totalitarismo.

Gli autori descrivono la società russa risultante come caratterizzata da tre tipi di organizzazione sociale: autoritaria, feudale e liberale. Gli autori esaminano l'adattamento delle istituzioni dell'era sovietica, come le forze di sicurezza, la polizia e l'esercito, alle condizioni del libero mercato e il modo in cui hanno generato la corruzione; la convinzione che il KGB fosse relativamente esente da corruzione; il modo in cui le grandi proprietà si fondono con il potere e rendono necessaria la repressione; e il modo in cui le relazioni di proprietà influenzano la gestione e la repressione del governo.