Le regole del padre in Last of Us: la mascolinità tra le rovine del neoliberismo

Titolo originale:

Rules of the Father in the Last of Us: Masculinity Among the Ruins of Neoliberalism

Contenuto del libro:

Ampiamente considerato dalla critica e dai fan come uno dei migliori giochi mai prodotti per la Sony Playstation, The Last of Us è notevole per aver offerto ai giocatori un'esperienza narrativamente ricca all'interno dei parametri dei generi culturali e videoludici che spesso privilegiano la violenza frenetica di eroi maschi bianchi etero. The Last of Us è anche una pietra miliare tra i giochi mainstream a grande budget (AAA) perché il suo team di sviluppo è intervenuto in modo autoconsapevole sulla storica esclusione di donne e ragazze dai videogiochi, creando personaggi femminili complessi e attivi.

La co-protagonista del gioco, Ellie, è un'adolescente che si rivela essere queer in The Last of Us: Left Behind (DLC, 2014) e The Last of Us II (2020). Tuttavia, The Last of Us ha come protagonista anche Joel, il protettore paterno di Ellie. Come si codifica il patriarcato, la regola del padre, in sistemi basati su regole come i videogiochi? In che modo la regola patriarcale diventa una regola algoritmica e viceversa? Queste domande sono al centro di questo libro, la prima analisi accademica completa del videogioco di apocalisse zombie/azione/avventura/sparatutto in terza persona The Last of Us (2013).

Da un lato, il libro è uno studio approfondito ed esteso di The Last of Us e dei suoi temi, generi, procedure e gameplay. Dall'altro, il libro è una riflessione post-GamerGate sulle possibilità politiche ed etiche del gioco progressivo nella cultura di massa algoritmica, di cui i videogiochi sono oggi la forma dominante.