Le piante vanno in guerra: una storia botanica della Seconda Guerra Mondiale

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Titolo originale:

Plants Go to War: A Botanical History of World War II

Contenuto del libro:

Prima storia botanica della Seconda guerra mondiale, Plants Go to War esamina la storia militare dalla prospettiva della scienza delle piante. Dai giardini della vittoria ai farmaci, al legname, alla gomma e alle fibre, le piante hanno fornito materiali che hanno avuto un ruolo chiave nella vittoria.

Le verdure hanno fornito la dieta di guerra sia in Nord America che in Europa, dove carote, cavoli e patate ricchi di vitamine hanno nutrito milioni di persone. Chicle e cacao hanno fornito le gomme da masticare e le barrette di cioccolato delle razioni militari. In Inghilterra e in Germania, le erbe sostituivano i farmaci; la corteccia di febbre era richiesta per curare la malaria e la coltura della penicillina utilizzava un terreno di coltura ricavato dal mais.

La gomma era necessaria per le maschere antigas e i palloni di sbarramento, mentre il cotone e la canapa fornivano abiti, tele e corde. Il legno fu usato per produrre i bombardieri Mosquito e la gassificazione del legno e il carbone sostituirono il petrolio nei veicoli europei.

Il Lebensraum, il desiderio nazista di terreni agricoli, spingeva i tedeschi verso est; le truppe armavano le conifere con esplosioni di proiettili che provocavano schegge. Ironicamente, i nazisti condannarono le piante non autoctone, ma adottarono l'utile soia asiatica e le erbe mediterranee.

La guerra nella giungla e la mimetizzazione richiedevano conoscenze botaniche e i manuali di sopravvivenza descrivevano le piante commestibili delle isole del Pacifico. Gli orti botanici trasferirono preziosi esemplari in aree sicure e, mentre le località remote offrivano opportunità per la botanica sul campo, gli alberi sopravvissuti a Hiroshima e Nagasaki vivono come simbolo di rinascita dopo una vasta distruzione.