Le parole più tristi: La guerra civile di William Faulkner

Punteggio:   (4,6 su 5)

Le parole più tristi: La guerra civile di William Faulkner (Michael Gorra)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Le parole più tristi” di Michael Gorra fornisce un'analisi perspicace e ricca di sfumature dell'opera di William Faulkner, in particolare in relazione alla guerra civile e all'eredità del Sud. Presenta le complessità di Faulkner con sensibilità e incoraggia i lettori a rivisitare i suoi romanzi sotto una nuova luce. Il libro è ben scritto, accessibile e stimolante, ed è quindi un valido compagno per chiunque sia interessato a Faulkner o alla letteratura americana, anche se per apprezzarlo appieno potrebbe essere necessaria una certa familiarità con le sue opere.

Vantaggi:

Analisi perspicace e corretta del punto di vista di Faulkner sulla razza e l'eredità.
Ben organizzata e priva di gergo accademico, che la rende accessibile.
Scritto bene e piacevole da leggere.
Incoraggia una comprensione più profonda dei complessi personaggi e temi di Faulkner.
Stimola la rilettura delle opere di Faulkner con nuove prospettive.
Collegamenti rilevanti con le questioni contemporanee relative alla razza e alla storia.
Mediazione completa e commovente sull'impatto della Guerra Civile su Faulkner e sul Sud.

Svantaggi:

Potrebbe non essere adatto a lettori occasionali che non hanno familiarità con l'opera di Faulkner.
Alcuni lettori trovano l'analisi densa o complessa.
La natura accademica del libro potrebbe scoraggiare chi non è interessato alla critica letteraria.
Occasionale eccesso di analisi, che secondo alcuni potrebbe sminuire il flusso narrativo.

(basato su 39 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Saddest Words: William Faulkner's Civil War

Contenuto del libro:

William Faulkner, uno degli scrittori più iconici d'America, è un autore che sfida le facili interpretazioni. Nato nel 1897 nel Mississippi, Faulkner ha scritto romanzi classici come Absolom, Absolom! e The Sound and The Fury, creando nella contea di Yoknapatawpha una delle più memorabili gallerie di personaggi mai riunite nella letteratura americana. Tuttavia, come spiega l'acclamato critico letterario Michael Gorra, Faulkner ha subito critiche giustificate per le sue mancate sfumature razziali - il suo ventriloquio dei personaggi neri e la sua rappresentazione delle relazioni razziali in un Sud in gran parte non ricostruito - che ci impongono di rivalutare la vita e l'eredità del premio Nobel nel ventunesimo secolo, così come di riesaminare i punti di contatto tra razza e letteratura in opere che un tempo erano saldamente inserite nel canone americano.

Intrecciando biografia, critica letteraria e ricco diario di viaggio, Le parole più tristi sostiene che nonostante queste contraddizioni - e forse proprio a causa di esse - William Faulkner ha ancora bisogno di essere letto e, ancor di più, rimane centrale per comprendere le contraddizioni insite nell'esperienza americana stessa. Evocando la biografia di Faulkner e i suoi personaggi letterari, Gorra illumina ciò che Faulkner sosteneva essere "la maledizione del Sud e il suo destino separato", un sistema di classe e razziale costruito sulla schiavitù che è stato devastato durante la Guerra Civile ed è stato reimmaginato in seguito attraverso il revanscismo del Sud. Spinto da correnti di violenza, il romanticismo della "causa persa" non solo definiva il ventesimo secolo di Faulkner, ma anche la nostra epoca.

Attraverso la lente critica di Gorra, la mitica contea di Yoknapatawpha di Faulkner prende vita, mentre la sua terra immaginaria si ritrova intrecciata alla storia dell'America, i personaggi lottano con i fantasmi di un passato che si rifiuta di rimanere sepolto, bloccati in un ciclo infinito tra le due parole più tristi, “era” e “di nuovo”. Ribaltando le precedenti tradizioni critiche, Le parole più tristi restituisce Faulkner al suo contesto sociopolitico, rivelando la guerra civile che è in lui e dimostrando che “la vera guerra non sta solo nel combattimento fisico, ma anche nella guerra dopo la guerra, la guerra sulla sua memoria e sul suo significato”.

Pieno di vignette di battaglie e generali della Guerra Civile, di scene vivide dei viaggi di Gorra attraverso il Sud - compresa la Oxford di Faulkner, Mississippi - e di commenti sulla narrativa di Faulkner, Le parole più tristi è un'opera ipnotica di riflessione letteraria che ricontestualizza Faulkner alla luce delle questioni culturali più scottanti che l'America di oggi deve affrontare.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781631491702
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2020
Numero di pagine:448

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)