Le beatitudini di Ekaterina

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Titolo originale:

The Beatitudes of Ekaterina

Contenuto del libro:

Incapace di interrompere la loro conversazione che è diventata Beso the Donkey (MSU Press, 2010) e A Hundred Million Years of Nectar Dances (Green Writers Press, 2015), Jarrette si è trovato a rivolgersi a Ekaterina in una serie di poesie d'amore dopo la sua morte improvvisa nel 2014. Molte sono apostrofi, tutte senza sentimentalismi, a volte strazianti, senza fronzoli, eppure piene dello spirito esotico, della gioia e dell'umorismo che saranno sempre di questa notevole, nobile, donna.

Katya, che parlava correntemente anche il russo, l'italiano, il greco antico e lo spagnolo, era una specialista di medicina traumatologica che lavorava con M decins Sans Frontières e altre organizzazioni internazionali. La sua équipe medica è stata costretta ad assistere alle atrocità in Nigeria, a fare il triage e successivamente a essere rapita, disarmata e riscattata.

Le poesie - lamenti, requiem, lodi - sono visitate dalle sue muse: Akhmatova, Tsvetayeva, Saffo, Dante, Anne Carson, Giacometti e Charlie Chaplin. Il libro è un monumento all'amore, all'altro, un salmo di vita piena in un pianeta sotto assedio e un'ulteriore indagine sul mistero stesso, che è il lavoro della vita di Jarrette.