La vita sociale delle poesie nell'America del XIX secolo

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Titolo originale:

The Social Lives of Poems in Nineteenth-Century America

Contenuto del libro:

La poesia occupava una posizione complessa nella vita sociale dell'America del XIX secolo.

Mentre alcuni lettori trovavano nelle poesie una risorsa per il piacere estetico e il godimento della complessità linguistica, molti altri si rivolgevano alle poesie per il benessere spirituale e psichico, adattavano le ambientazioni musicali popolari delle poesie per diffondere lo scandalo e la satira, o usavano le poesie come mezzo per affermare i ricordi personali e familiari e le appartenenze locali e nazionali. La poesia non veniva solo letta, ma anche memorizzata e citata, riscritta e parodiata, raccolta, antologizzata, curata e scambiata.

Michael C. Cohen esplora qui la molteplicità delle relazioni immaginative create tra le poesie e coloro che ne fecero uso dall'epoca post-rivoluzionaria fino alla fine del XX secolo. Organizzato lungo un'attenta genealogia delle ballate nel mondo atlantico, The Social Lives of Poems in Nineteenth-Century America dimostra come la circolazione dei testi in canzoni, broadsides, lettere e carta da giornale, così come in libri, antologie e saggi critici, abbia permesso alla poesia di svolgere i suoi molteplici compiti.

Considerando i media e i modi di lettura attraverso i quali le persone hanno incontrato e dato un senso alle poesie, Cohen traccia le linee delle interpretazioni critiche e segue l'emergere e lo scomparire dei generi poetici nella cultura letteraria americana. Esaminando opere famose di John Greenleaf Whittier e Walt Whitman, ma anche ballate popolari, canzoni di menestrelli e spirituals, Cohen mostra come i discorsi sulla poesia siano serviti come luoghi per dibattiti sulla storia, la cultura letteraria, la cittadinanza e l'identità razziale.