La vita e il mondo di Francis Rodd, Lord Rennell (1895-1978): Geografia, denaro e guerra

Titolo originale:

The Life and World of Francis Rodd, Lord Rennell (1895-1978): Geography, Money and War

Contenuto del libro:

La vita di Francis Rodd è interessante per il modo in cui ha collegato i mondi della geografia, della finanza internazionale, della politica, dello spionaggio e dell'amministrazione militare in tempo di guerra. Rodd era un generalista in un'epoca di crescente specializzazione.

Aveva un istinto per la risoluzione dei problemi, che applicava in diversi ambiti. Era allo stesso tempo un pragmatico e un uomo di forti convinzioni, e in relazione alla società africana un tradizionalista e un modernizzatore. La sua vita, interessante di per sé per ciò che ci dice sulla geografia, sulle banche e sul governo militare britannico, è anche una finestra sulla società britannica in un momento di grandi cambiamenti.

Più specificamente, la fama di Rodd risiede in due campi in particolare: la geografia e il governo militare. La geografia era di famiglia.

Era un discendente diretto del cartografo e oceanografo James Rennell (1742-1830), che fu per un certo periodo Survey-General della Compagnia delle Indie Orientali. Il suo primo viaggio sulle Montagne d'Ar, nell'attuale Niger, avvenne nel 1922. La sua lapide nella città gallese di confine di Presteigne contiene un detto in lingua tuareg Tamasheq "Nulla di buono", che riflette il fatto che si è sempre sentito legato a questa remota regione desertica. Formatosi a Eton e al Balliol College di Oxford, trascorse un anno con la Royal Field Artillery nella Francia settentrionale del 1914-15, prima di trasferirsi a lavorare in Italia e in Nord Africa, con compiti di intelligence. Ha poi lavorato per un certo periodo al Foreign Office (1919-24).

E fu da lì che prese tempo per fare la prima spedizione nel Sahara. Ne scaturì il suo acclamato libro - ancora oggi ammirato - sui Tuareg, People of the Veil (1926). Una seconda spedizione nel Sahara nel 1927 gli valse la Medaglia dei Fondatori della Royal Geographical Society nel 1929. In seguito fu presidente della Royal Geographical Society quando questa ristabilì il suo programma postbellico (1945-48). In età avanzata, si occupò sempre più della geografia dei confini gallesi e dell'agricoltura dell'Australia occidentale.

Se la geografia è stata una passione di tutta la vita per Rodd, era solo uno dei suoi interessi.

Infatti, per la varietà delle sue attività, fu definito "l'ultimo degli elisabettiani". Lasciato il Foreign Office per la Borsa, entrò alla Banca d'Inghilterra nel 1929, diventando presto rappresentante della banca presso la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea (1930-31). Tra il 1933 e il 1961 è stato socio di Morgan Grenfell, la filiale britannica delle banche Morgan che ha stretti legami con Whitehall. Fu uno dei principali interlocutori della banca con l'Italia e questo lo portò, nel 1939, a essere distaccato presso il Ministero della Guerra Economica, dove divenne il principale negoziatore del Ministero con Roma prima dell'entrata in guerra dell'Italia. Durante la guerra stessa, ebbe una carriera fulminante nel War Office.

Nel 1942 divenne Ufficiale Politico Capo in Africa Orientale (quando fu anche nominato Maggiore Generale ad interim), un ruolo che lo portò ad essere per breve tempo Amministratore Militare Capo del Madagascar, dopo la caduta del regime di Vichy. Nel 1943 fu nominato Capo degli Affari Civili dell'AMGOT, un ruolo di alto profilo che lo rese di fatto il governatore civile della Sicilia e dell'Italia meridionale dopo l'avanzata militare alleata. Rientrò in Gran Bretagna nel dicembre 1943. Rodd ereditò il titolo di Pari dal padre nel 1941. Dopo la guerra, fu molto impegnato nella Camera dei Lord, prima come liberale e poi come conservatore, con un particolare interesse per gli affari economici e coloniali.