La storia del re di Boemia e dei suoi sette castelli

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Titolo originale:

The Story of the King of Bohemia and his Seven Castles

Contenuto del libro:

La storia del re di Boemia e dei suoi sette castelli”, qui presentata per la prima volta in inglese nella traduzione di Brian Stableford, è una delle opere più singolari di Charles Nodier e può essere considerata un remoto precursore della ‘patafisica’ di Alfred Jarry, del ‘surrealismo’ di Guillaume Apollinaire e del dadaismo.

Pubblicato originariamente nel 1830, più di cento anni prima della pubblicazione di Finnegans Wake di James Joyce, il romanzo di Nodier, come quest'ultimo, è un'opera altamente avanguardistica di narrativa onirica. È deliberatamente incoerente e in alcuni punti deliberatamente incomprensibile, ma la sua incoerenza non è mai priva di uno scopo e di uno schema di fondo, anche perché dà per scontata la tesi che l'apparente incoerenza, l'inconsistenza e l'incomprensibilità dei sogni reali debbano avere uno scopo di fondo, per quanto arcano, e uno schema di fondo, per quanto bizzarro - e che le spedizioni nel surrealismo letterario siano processi di esplorazione preziosi, capaci di offrire ricompense preziose e uniche.

È, a suo modo, un capolavoro di intelligenza, arguzia e abilità letteraria. Questa edizione de La storia del re di Boemia e dei suoi sette castelli integra il romanzo del titolo con tre testi correlati: “Sui fenomeni del sonno”, un saggio sui sogni, e due fantasie biografiche, ‘Polichinelle’ e ‘Il bibliomane’.