La scoperta rinascimentale della violenza, da Boccaccio a Shakespeare

La scoperta rinascimentale della violenza, da Boccaccio a Shakespeare (Robert Appelbaum)

Titolo originale:

The Renaissance Discovery of Violence, from Boccaccio to Shakespeare

Contenuto del libro:

Molti si sono chiesti perché le opere di Shakespeare e di altri scrittori della prima età moderna siano così piene di violenza, di omicidi e di caos. Quest'opera spiega come e perché, collocando la letteratura del Rinascimento europeo nel contesto della storia della violenza.

La violenza personale era in declino in Europa a partire dal XV secolo, ma la guerra divenne molto più letale e la posta in gioco divenne molto più alta quando i nuovi Stati nazionali si contendevano l'egemonia e il Nuovo Mondo divenne l'obiettivo di un'invasione sconvolgente. Lo sviluppo delle armi da fuoco provocò un grande cambiamento nella condotta della guerra e nei codici di militanza adottati dai guerrieri. (All'inizio del XVI secolo divenne evidente che lo scopo della guerra non era quello di ottenere un vantaggio rituale sugli avversari, ma di uccidere il maggior numero di persone possibile). ) Nel frattempo, gli scrittori divennero molto più sensibili alla realtà della violenza e svilupparono nuovi generi per affrontarla, tra cui la novella, il romanzo epico, la tragedia volgare e persino l'utopia, il cui primo esempio, quello di Thomas More, fu scritto come critica della violenza.

A volte gli scrittori del Rinascimento sembrano celebrare la violenza, ma più spesso la anatomizzano e sono inclini a concentrarsi sulle vittime e sui guerrieri, sugli orrori della violenza e sulla necessità della forza per proteggere la sicurezza nazionale e la giustizia. Nella scrittura rinascimentale, la violenza ha perso la sua innocenza.

Questo studio, il primo nel suo genere, esamina i testi chiave del Rinascimento nella raccolta di novelle, nella satira umanista, nell'epica-romanzo e nella tragedia vernacolare. Vengono prese in considerazione le letterature in inglese, francese, italiano, spagnolo e latino. L'accento è posto, da un lato, sugli aspetti performativi dei generi e dei modi considerati e, dall'altro, sugli aspetti performativi della violenza stessa.

Lo studio colloca sia la violenza che le sue rappresentazioni nel contesto di grandi eventi storici, come il Sacco di Roma, e degli sviluppi della storia della violenza in sé. Tra gli autori presi in considerazione figurano Giovanni Boccaccio, Matteo Bandello, Margherita di Navarra, Erasmo da Rotterdam, Tommaso Moro, Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Edmund Spenser, Giovanni Batista Giraldi Cinthio, Robert Garnier, Thomas Kyd e William Shakespeare.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781839981470
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2021
Numero di pagine:262

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)