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La “Sala degli specchi” di Barry Eichengreen è acclamata per la sua dettagliata analisi comparativa della Grande Depressione e della Grande Recessione, che fornisce una prospettiva storica coinvolgente. Mentre alcuni lettori ne lodano le intuizioni e la narrazione esperta dell'autore, altri ne criticano la complessità e la mancanza di un messaggio coerente riguardo alle implicazioni politiche.
Vantaggi:⬤ Panoramica storica completa della Grande Depressione e della Grande Recessione, che fornisce preziosi confronti.
⬤ Stile narrativo coinvolgente e ben organizzato che rende accessibile un argomento complesso.
⬤ Offre spunti unici grazie a un'analisi comparativa che mette in luce somiglianze e differenze tra le due crisi economiche.
⬤ L'arguzia e lo stile di scrittura dell'autore rendono il libro piacevole per molti lettori.
⬤ Ricco di dettagli e di contesto per quanto riguarda gli eventi e le decisioni politiche relative alle due crisi.
⬤ Vocabolario denso e tecnico che può risultare ostico per i lettori non specialisti.
⬤ Alcune recensioni segnalano che il libro manca di coerenza e profondità nella discussione delle implicazioni di politica economica.
⬤ Altri lo trovano noioso e lungo a causa della sua lunghezza e complessità.
⬤ Critiche ai punti di vista e alle interpretazioni economiche dell'autore, in particolare da parte di chi ha convinzioni ideologiche diverse.
(basato su 80 recensioni dei lettori)
Hall of Mirrors: The Great Depression, the Great Recession, and the Uses-And Misuses-Of History
Le due grandi crisi finanziarie del secolo scorso sono la Grande Depressione degli anni Trenta e la Grande Recessione, iniziata nel 2008. Entrambe si sono verificate in un contesto di forte espansione del credito, di pratiche bancarie dubbie e di un sistema finanziario globale fragile e instabile. Quando i mercati sono andati in arresto cardiaco nel 2008, i politici hanno invocato le lezioni della Grande Depressione nel tentativo di evitare il peggio. Sebbene la loro risposta abbia evitato un crollo finanziario e una depressione catastrofica come quella degli anni '30, la disoccupazione negli Stati Uniti e in Europa è salita a livelli strazianti. Il dolore e la sofferenza erano diffusi.
La domanda che ci si pone è: perché i politici non hanno fatto meglio? La monumentale storia gemella delle due crisi di Barry Eichengreen fornisce la risposta più ampia a questa domanda. Alternando le due crisi tra Nord America ed Europa, Eichengreen mostra come la paura di un'altra depressione dopo il crollo di Lehman Brothers abbia plasmato le risposte politiche in entrambi i continenti, con risultati sia positivi che negativi. Poiché i fallimenti bancari erano stati una caratteristica importante della Grande Depressione, i politici si sono mossi rapidamente per rafforzare le banche in difficoltà. Ma poiché negli anni Trenta i mercati dei derivati non erano importanti, non hanno colto i problemi del cosiddetto sistema bancario ombra. Avendo fatto troppo poco per sostenere la spesa negli anni Trenta, anche questa volta i governi hanno aumentato la spesa pubblica. Ma la risposta è stata indiscriminata e si è rapidamente ritorta contro i governi troppo indebitati, soprattutto nell'Europa meridionale. Inoltre, poiché i politici hanno fatto troppe promesse e le loro misure non sono riuscite a evitare una grave recessione, si è rapidamente sviluppata una reazione contro i governi attivisti e le banche centrali. I responsabili politici hanno quindi ceduto prematuramente alla tentazione di tornare alle politiche normali prima che le condizioni normali fossero tornate. Il risultato è stato una ripresa lentissima negli Stati Uniti e una recessione senza fine in Europa.
La "Sala degli specchi" è un'importante opera di storia economica e un'esplorazione essenziale di come abbiamo evitato di commettere due volte gli stessi errori. Mostra non solo come le "lezioni" della storia della Grande Depressione continuino a plasmare la risposta della società ai problemi economici contemporanei, ma anche come l'esperienza della Grande Recessione cambierà in modo permanente il nostro modo di pensare alla Grande Depressione.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)