La rosa dell'entroterra

Titolo originale:

Hinterland Rose

Contenuto del libro:

"Una corona non è che un fiore aperto nella luce del sole". All'interno del nostro pensiero si trova la maggior parte dell'enigma dell'esistenza.

Interagiamo principalmente con il reale oggettivo, ma sempre in compagnia di quella parte di noi stessi che è come un alone poco chiaro. Sappiamo che è veramente nostra, ma, in gran parte, offuscata. È il meraviglioso sé che non è corporale. È l'unità spirituale del nostro essere e, pur essendo inquietante e fonte di molti dolori, è trionfante, poiché moriamo al suo rivelarsi e poi risorgiamo, come la grande fenice dalle sue ceneri verso l'alto. È davvero una fonte di segreti, un ingresso, per quanto doloroso, del Santo nel nostro essere.

Permette a un concetto di bellezza di sbocciare in una circostanza atroce, e permette alla notte di nascere in una gloria consapevole, nella solitudine, nell'onestà, per presentare onorevoli messaggi di verità. Pertanto, la palude, l'acquitrino, la brughiera, in viola o in grigio - il rovo, ma anche la palude - sono ambienti familiari per la ricerca e la verità. Le nostre capacità cognitive e i loro studi illuminanti nelle aule scolastiche, le passeggiate di tutti i giorni, gli eventi traumatici, così come le alternanze del ritmo naturale - queste le portiamo dentro di noi per vedere ciò che possiamo vedere - forse una rosa.

La rosa cresce in gran parte di se stessa, nella sua rarità di bellezza, all'interno dell'oscurità, e come metafora della verità, più dalla solitudine e dall'abbraccio personale della scoperta finale.