La nazione giusta: Il potere conservatore in America

Punteggio:   (4,3 su 5)

La nazione giusta: Il potere conservatore in America (John Micklethwait)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “The Right Nation” offre un'analisi completa del movimento conservatore in America, scritta dagli autori britannici John Micklethwait e Adrian Wooldridge. Il libro analizza le tendenze storiche che hanno portato all'attuale dominio conservatore nella politica americana e contrappone il conservatorismo americano alle prospettive europee. Sebbene sia lodato per la sua chiarezza e il suo equilibrio, alcuni critici lo trovano superficiale e di parte.

Vantaggi:

Il libro è apprezzato per il suo stile di scrittura chiaro e accessibile, che offre una prospettiva imparziale sul conservatorismo americano. È considerato un'analisi corretta che fornisce un contesto storico e approfondimenti culturali, rendendolo comprensibile a lettori di diverse convinzioni politiche. Molti recensori ne hanno sottolineato l'esaustività e la profondità della ricerca, notando che descrive efficacemente l'evoluzione e lo stato attuale del conservatorismo negli Stati Uniti.

Svantaggi:

I critici notano che il libro può essere considerato a volte superficiale, mancando di un'esplorazione approfondita di alcuni argomenti. Alcuni lettori ritengono che il libro contenga un pregiudizio dovuto alle prospettive estere degli autori e sostengono che tratti il conservatorismo come qualcosa di estraneo piuttosto che come un aspetto naturale della politica americana. Altri ritengono che, pur avendo buone intuizioni, gli autori non riescano a fornire una comprensione sufficientemente sfumata del conservatorismo americano e delle sue complessità.

(basato su 67 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Right Nation: Conservative Power in America

Contenuto del libro:

The Right Nation" non è "per" i liberali e non è "per" i conservatori. È per tutti coloro che vogliono capire una delle forze più importanti che plasmano la vita americana. Come ha fatto il governo americano a diventare così tanto conservatore in una sola generazione? Rispetto all'Europa o all'America di Richard Nixon, persino il Presidente Howard Dean presiederebbe una nazione decisamente più conservatrice sotto molti aspetti cruciali: il welfare è scomparso, la pena di morte è profondamente radicata, l'aborto è sotto assedio, i regolamenti sono in fase di riduzione, i pilastri del liberalismo del New Deal si stanno trasformando in sabbia. Le posizioni conservatrici non hanno prevalso ovunque, naturalmente, ma questo libro ci mostra perché sono state portate avanti con tanto successo su un fronte così ampio: perché la battaglia è stata condotta da truppe ben organizzate, accorte e impegnate, che in qualche misura sono state fortunate nei confronti dei loro nemici.

John Micklethwait e Adrian Wooldridge, come moderni Tocqueville, hanno la prospettiva di vedere questo vasto argomento a tutto tondo, senza essere condizionati dalle forze di entrambe le parti. Essi guidano la copertura degli Stati Uniti da parte di The Economist, hanno un accesso impareggiabile alle risorse e, grazie alla fama di iconoclastia e rigore analitico della rivista, hanno avuto accesso a porte aperte ovunque la ricerca del libro li abbia condotti. E li ha condotti ovunque: Per fare i conti con la destra americana, bisogna andare là dove si trovano i suoi centri e capire il flusso di potere tra i trust di cervelli, i portavoce, gli organizzatori e i soldati semplici. Gli autori scrivono con arguzia e infilzano intere mandrie di vacche sacre, ma portano anche l'empatia su un argomento che ne vede troppo poca. Non riconoscerete questa America dalle caricature dell'estrema sinistra o dell'estrema destra. Diviso in tre parti - storia, anatomia e profezia - The Right Nation non arriva a seppellire il movimento conservatore americano né a lodarlo ciecamente, ma a comprenderlo, in tutte le sue dimensioni, come il movimento politico più potente ed efficace della nostra epoca.

Capitolo 1.

DA KENNEBUNKPORT A CRAWFORD.

Sir Lewis Namier, il grande storico della politica inglese all'epoca di Giorgio III, ha osservato che "la storia inglese, e in particolare la storia parlamentare inglese, è fatta dalle famiglie piuttosto che dagli individui". Lo stesso si potrebbe dire della storia politica americana, soprattutto all'epoca di Giorgio I e Giorgio II. Non c'è migliore introduzione alla radicale trasformazione del repubblicanesimo nell'ultima generazione - da patrizio a populista, da nord-orientale a sud-occidentale, da pragmatico a ideologico - che la radicale trasformazione dell'attuale famiglia leader del repubblicanesimo, i Bush.

Nonno Prescott.

I Bush hanno iniziato la loro vita politica come classici repubblicani di establishment: WASP che vivevano a Kennebunkport, educavano i loro figli nei collegi e nella Ivy League e vantavano legami familiari con la famiglia reale britannica (la regina Elisabetta II è la tredicesima cugina del primo presidente Bush). Il bisnonno paterno di George W., Samuel P. Bush, era un dirigente del settore siderurgico e ferroviario che divenne il primo presidente della National Association of Manufacturers e un membro fondatore della Camera di Commercio degli Stati Uniti. Il bisnonno materno, George Herbert Walker, era ancora più grande. Cofondatore di W. A. Harriman, la più antica banca d'investimento privata di Wall Street, la sua statura era riassunta da due indirizzi gemelli a Manhattan: il suo ufficio a One Wall Street e la sua casa a One Sutton Place. Sotto questi ottoni c'era certamente del marcio: sia Walker che Bush hanno avuto la loro parte di truffe a Wall Street e di accordi governativi vantaggiosi, ma nell'era...

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780143035398
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)