La legge

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Titolo originale:

The Law

Contenuto del libro:

Claude-Fr d ric Bastiat (29 giugno 1801 - 24 dicembre 1850) è stato un economista e scrittore francese, membro di spicco della Scuola liberale francese.

Bastiat sviluppò il concetto economico di costo opportunità e introdusse la parabola della finestra rotta. Fu anche massone e membro dell'Assemblea nazionale francese.

Sostenitore dell'economia classica e dell'economia di Adam Smith, le sue opinioni favorirono il libero mercato e influenzarono la Scuola Austriaca.

L'opera più famosa di Bastiat è La legge, pubblicata originariamente come pamphlet nel 1850. L'opera definisce un giusto sistema di leggi e dimostra come tali leggi facilitino una società libera.

In The Law, scrisse che ognuno ha il diritto di proteggere "la sua persona, la sua libertà e la sua proprietà". Lo Stato dovrebbe essere solo una "sostituzione di una forza comune alle forze individuali" per difendere questo diritto. La "giustizia" (difesa della vita, della libertà e della proprietà) ha dei limiti precisi, ma se il potere del governo si estende ulteriormente alle imprese filantropiche, allora il governo diventa così illimitato da poter crescere all'infinito. Lo statalismo che ne deriva è "basato su questa triplice ipotesi: la totale inerzia dell'uomo, l'onnipotenza della legge e l'infallibilità del legislatore". Il pubblico diventa quindi socialmente ingegnerizzato dal legislatore e deve piegarsi alla sua volontà "come l'argilla al vasaio".

Il socialismo, come le antiche idee da cui nasce, confonde la distinzione tra governo e società. Di conseguenza, ogni volta che ci opponiamo a che una cosa venga fatta dal governo, i socialisti concludono che ci opponiamo a che venga fatta del tutto. Disapproviamo l'istruzione pubblica. Allora i socialisti dicono che siamo contrari a qualsiasi istruzione. Ci opponiamo a una religione di Stato. Allora i socialisti dicono che non vogliamo alcuna religione. Ci opponiamo all'uguaglianza imposta dallo Stato. Allora dicono che siamo contrari all'uguaglianza. E così via. È come se i socialisti ci accusassero di non volere che le persone mangino perché non vogliamo che lo Stato raccolga il grano. Non contesto il loro diritto di inventare combinazioni sociali, di pubblicizzarle, di sostenerle e di provarle su se stessi, a proprie spese e a proprio rischio. Ma contesto il loro diritto di imporci questi piani per legge, con la forza, e di obbligarci a pagarli con le nostre tasse.

Bastiat sostiene che la legge diventa perversa quando punisce il diritto all'autodifesa (della propria vita, libertà e proprietà) a favore del diritto di un altro al "saccheggio legalizzato", che definisce come "se la legge toglie ad alcune persone ciò che appartiene loro e lo dà ad altre persone a cui non appartiene". Se la legge avvantaggia un cittadino a spese di un altro facendo ciò che il cittadino stesso non può fare senza commettere un crimine", includendo il sostegno fiscale di "tariffe protettive, sussidi, profitti garantiti, posti di lavoro garantiti, regimi di assistenza e previdenza, istruzione pubblica, tassazione progressiva, credito gratuito e lavori pubblici". Bastiat era quindi contrario alla redistribuzione. (wikipedia.org)