La guerra resa invisibile: Come l'America nasconde il tributo umano della sua macchina militare

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Titolo originale:

War Made Invisible: How America Hides the Human Toll of Its Military Machine

Contenuto del libro:

Un'esposizione cruda dei costi nascosti della produzione bellica americana, scritta con “un'immensa e rara umanità” (Naomi Klein) da uno dei nostri principali analisti politici.

“(La guerra resa invisibile) è un antidoto a vent'anni di malcostume dei media statunitensi e dovrebbe essere una lettura obbligatoria per i giornalisti e per tutti coloro che desiderano vivere in pace. “Medea Benjamin, cofondatrice di CODEPINK

Più di vent'anni fa, l'11 settembre e la guerra in Afghanistan hanno dato il via a un cambiamento di enorme portata nella politica estera americana: uno stato di guerra perpetuo che è quasi del tutto invisibile al pubblico americano. War Made Invisible, del giornalista e analista politico Norman Solomon, espone come ciò sia avvenuto e quali siano le sue conseguenze, dalle vittime militari e civili alle risorse prosciugate in patria.

Dall'Iraq all'Afghanistan e alla Siria, fino a dispiegamenti poco noti in una serie di Paesi del mondo, gli Stati Uniti sono stati in guerra perenne almeno negli ultimi due decenni. Eppure molte di queste incursioni rimangono fuori dal radar degli americani medi. I giornalisti compiacenti aumentano la cortina di fumo fornendo una copertura limitata degli impegni militari e ripetendo i discorsi dei militari. Nel frattempo, l'aumento dell'uso dell'alta tecnologia, del potere aereo e dei droni a distanza ha messo distanza tra i soldati e i civili che muoiono. In patria, sostiene Solomon, il mantello dell'invisibilità nasconde i massicci bilanci del Pentagono, che ricevono un'approvazione bipartisan anche quando i politici lottano per finanziare l'agenda interna.

Necessario, tempestivo e senza fronzoli, La guerra invisibile è un eloquente appello morale a contare i veri costi della guerra.