La guerra ombra contro Hitler: Le operazioni segrete dei servizi segreti americani in tempo di guerra

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Titolo originale:

The Shadow War Against Hitler: The Covert Operations of America's Wartime Secret Intelligence Service

Contenuto del libro:

Osservando l'espansione del conflitto in Europa durante una delle sue famose conversazioni al caminetto nel 1940, il Presidente Franklin Roosevelt avvertì minacciosamente che "conosciamo altri metodi, nuovi metodi di attacco. Il cavallo di Troia. La quinta colonna che tradisce una nazione impreparata al tradimento. Spie, sabotatori e traditori sono gli attori di questa nuova strategia". Avendo identificato un nuovo tipo di guerra, una guerra ombra, perpetrata dalla Germania di Hitler, FDR decise di combattere il fuoco con il fuoco, autorizzando la formazione dell'Office of Strategic Services (OSS) per organizzare e supervisionare le operazioni segrete. Basato su un'analisi approfondita dei documenti dell'OSS, compresa la vasta mole di documenti rilasciati dalla CIA negli anni '80 e '90, e su una nuova serie di interviste con veterani dell'OSS condotte dall'autore e da un team di studiosi americani tra il 1995 e il 1997, La guerra ombra contro Hitler è la storia completa del lontano apparato segreto di intelligence americano durante la Seconda guerra mondiale.

Oltre alle sue responsabilità nel generare, elaborare e interpretare le informazioni di intelligence, l'OSS orchestrò ogni sorta di operazioni oscure, tra cui l'invio di segnali agli elementi anti-Hitler, l'infiltrazione di spie e agenti di sabotaggio dietro le linee nemiche e l'attuazione di programmi di propaganda. Pianificata e diretta da Washington, la campagna anti-Hitler fu condotta in gran parte in Europa, soprattutto attraverso gli avamposti esteri dell'OSS a Berna e Londra. L'OSS era gestito da un affascinante cast di personaggi: William J. Donovan, uno degli individui più decorati dell'esercito americano, che divenne la forza trainante della genesi dell'OSS; Allen Dulles, il futuro capo della CIA che dirigeva l'ufficio di Berna, da lui definito "la grande finestra sul mondo fascista"; un vero e proprio pantheon di accademici dell'Ivy League che vennero reclutati per lavorare nei servizi di intelligence; e, non ultimo, lo stesso Roosevelt. Un contributo importante del libro è la storia di come FDR assunse l'ex capo della propaganda di Hitler, Ernst "Putzi" Hanfstengl, come spia privata.

Più che un resoconto di episodi drammatici e di personaggi audaci, questo libro aggiunge un contributo significativo alla nostra comprensione di come gli Stati Uniti hanno combattuto la Seconda guerra mondiale. Dimostra che la portata e i limiti delle informazioni segrete di intelligence hanno plasmato non solo la condotta della guerra, ma anche il volto del mondo che è emerso dall'ombra.