La Giamaica nell'età della rivoluzione

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Titolo originale:

Jamaica in the Age of Revolution

Contenuto del libro:

Uno storico di fama offre prospettive inedite sulla schiavitù e l'abolizione nella Giamaica del XVIII secolo.

Tra l'inizio della Guerra dei Sette Anni nel 1756 e lo scoppio della Rivoluzione francese nel 1789, la Giamaica fu la colonia più ricca e importante dell'America britannica. I proprietari bianchi giamaicani di schiavi presiedevano un sistema economico altamente produttivo, precursore della moderna fabbrica nella gestione del lavoro, nella raccolta delle risorse e nella scala degli investimenti di capitale e dei risultati. I piantatori, sostenuti da una dinamica classe mercantile di Kingston, crearono un sistema di piantagioni in cui la massimizzazione del profitto a breve termine era l'obiettivo principale. Il loro sistema schiavista funzionava perché i piantatori che lo gestivano erano estremamente potenti.

In Jamaica in the Age of Revolution, Trevor Burnard analizza gli uomini e le donne che guadagnarono così tanto dal lavoro degli schiavi in Giamaica, per mettere a nudo i modi in cui il potere veniva esercitato in un periodo in cui i potenti non erano vincolati dalle consuetudini, dalla legge o, per la maggior parte, dall'approvazione o dalla disapprovazione pubblica. Burnard trova che la guerra incessante dei potenti contro i poveri e gli impotenti, evidente nelle lotte quotidiane degli schiavi con i padroni, è un contesto cruciale per comprendere ciò che le persone schiavizzate dovettero sopportare.

Esaminando eventi come la ribellione di Tacky del 1760 (la più grande rivolta di schiavi nei Caraibi prima della Rivoluzione di Haiti), la decisione di Somerset del 1772 e il caso dell'omicidio di Zong nel 1783 in un contesto atlantico, Burnard rivela che la Giamaica era una società brutalmente efficace e sfruttatrice, altamente adattabile a nuove circostanze economiche e politiche, anche quando era sottoposta a grandi stress, come durante la Rivoluzione americana. Jamaica in the Age of Revolution dimostra l'importanza dei piantatori e dei mercanti giamaicani per il pensiero imperiale britannico in un'epoca in cui la schiavitù era incontrastata.