La geografia del nulla: L'ascesa e il declino del paesaggio antropico americano

Recensioni dei lettori

Le recensioni de “La geografia del nulla” di James Kunstler evidenziano un misto di apprezzamento per le intuizioni del libro sulla pianificazione urbana e di critica per alcuni aspetti delle argomentazioni dell'autore. I lettori concordano sul fatto che il libro fornisce una diagnosi approfondita dei problemi che affliggono i paesaggi americani e dell'impatto della cultura dell'automobile, pur rilevando la mancanza di soluzioni pratiche e alcune debolezze aneddotiche.

Analisi completa dello sviluppo urbano americano e dei suoi difetti, in particolare in relazione alla dipendenza dall'auto e alla dispersione suburbana.

Stile di scrittura coinvolgente, informativo e stimolante.

(basato su 170 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Geography of Nowhere: The Rise and Declineof America's Man-Made Landscape

Contenuto del libro:

La Geografia del nulla ripercorre l'evoluzione dell'America da una nazione di strade principali e comunità coerenti a una terra in cui ogni luogo è simile a nessun luogo in particolare, dove le città sono zone morte e la campagna è una landa desolata di architetture da cartone animato e parcheggi. In una prosa elegante e spesso esilarante, Kunstler descrive l'evoluzione della nostra nazione dagli insediamenti dei pellegrini al moderno sobborgo automobilistico in tutta la sua brutalità.

La geografia del nulla mette in conto gli enormi costi economici, sociali e spirituali che l'America sta pagando per il suo stile di vita improntato all'automobile. È anche un campanello d'allarme che invita i cittadini a reinventare i luoghi in cui viviamo e lavoriamo, per costruire comunità che siano di nuovo degne del nostro affetto.

Kunstler propone che, rilanciando l'arte e la vita civica, riscopriremo la virtù pubblica e una nuova visione del bene comune. "Il futuro ci richiederà di costruire luoghi migliori", dice Kunstler, "o il futuro apparterrà ad altre persone in altre società".