La foglia gialla: Uno studio dalla vita

Titolo originale:

The Yellow Leaf: A Study From Life

Contenuto del libro:

Questa novella drammatica è divisa in due parti. Nella prima, una giovane donna di convinzioni da "donna nuova", identificabile con l'autrice stessa, compie un viaggio in treno per raggiungere una famiglia conservatrice in campagna. A bordo del treno incontra la vivace nipote di questa famiglia, che è stata accudita da loro durante l'assenza dei genitori, ma che comprende bene i loro limiti. Adalesa Shutt è determinata, energica, criticamente riflessiva e condivide le opinioni del narratore sull'uguaglianza delle donne.

La figlia della casa, Evangeline Marsh, è cugina di Adalesa e compagna di scuola del narratore. Entrambe riconoscono in Evangeline un tipo diverso: una persona dedita al piacere degli uomini e alla ricerca della bellezza fine a se stessa, come arte femminile necessaria. Lei e la sua formidabile madre, Lady Marsh, ritengono che il narratore e Adalesa siano irrimediabilmente in errore rispetto a ciò che è importante nella vita. Un ballo organizzato dalle tre giovani donne porta in superficie le loro differenze e gli eventi si rivelano cruciali per le loro vite future.

La seconda parte si svolge molti anni dopo. Il narratore e Adalesa tornano di nuovo nella casa di Marshes nello stesso momento, in una strana eco della precedente visita di tanto tempo fa. Come le accoglieranno l'ormai anziana Lady Marsh ed Evangeline di mezza età? Un ballo che le tre donne intendono organizzare insieme farà rivivere vecchi sentimenti? In che modo i loro approcci alla vita avranno determinato i loro esiti? In un caso in particolare, le risposte a queste domande sono devastanti.

Con un'arguzia deliziosa e un colore lirico, che sfocia in una profonda tragedia, Sarah Grand ci accompagna in un viaggio nelle pressioni che gravavano sulle donne del suo tempo. Al momento della pubblicazione a puntate nel 1893, la crisi alla fine de La foglia gialla fu criticata dai recensori contemporanei come inverosimile; Grand si sentì in dovere di rivelare che gli eventi culminanti in questione, e le ragioni che li avevano determinati, erano tratti dalla vita reale, illustrando perfettamente che, a volte, la verità è più potente della finzione.