La fine del sogno e altre storie

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Titolo originale:

The End of the Dream and Other Stories

Contenuto del libro:

Pubblicati all'inizio del XX secolo, i racconti di John G. Neihardt meritano di essere conosciuti meglio.

I loro indiani in carne e ossa erano praticamente inediti in un'epoca in cui i demoni dei dime novel e le idealizzazioni di Cooper erano ancora la norma letteraria. A causa dell'intima frequentazione del giovane Neihardt con gli Omaha nella loro riserva del Nebraska orientale, le storie avevano un carattere indiano che lasciava perplessi i critici. Venivano spesso trascurati mentre gli anni portavano allori all'autore di Un ciclo dell'Ovest e Alce Nero parla.

Uno sguardo più attento rivela che Neihardt fu un artista disciplinato fin dall'inizio.

I nove racconti di questo volume sono apparsi dal 1901 al 1905 sull'Overland Monthly; cinque sono stati raccolti in The Lonesome Trail nel 1907. Tutti sono informati dall'esperienza di Neihardt tra gli indiani Omaha e modellati dal potere della sua immaginazione.

Ad eccezione di "A Prairie Borgia", che tocca chiaramente i rapporti del famigerato Capo Blackbird con i commercianti, tutti sono ambientati nell'epoca precedente al contatto con gli uomini bianchi. Amore e odio, gentilezza e crudeltà, speranza e disperazione, generosità e invidia, onestà e astuzia, impulso spirituale e desiderio sessuale operano in questo mondo interamente indiano. "La fine del sogno", "Il trionfo di Seha" e "Il sorriso di Dio" si rifanno alla ricerca di visioni, con una profonda ironia.

L'emarginato sociale che figurava in Indian Tales and Others (1927, un Bison Book) di Neihardt, appare di nuovo in avventure dalla dimensione cosmica e talvolta fantastica. Questi racconti, così come "When the Snows Drift", "The Beating of the War Drums", "The Fading of Shadow Flower", "The Singing of the Frogs" e "The Spirit of Crow Butte", hanno un'interiorità che si riflette in immagini vivide. La loro qualità ha portato la dottoressa Susan LaFlesche Picotte, figlia di Joseph LaFlesche (Occhi di Ferro), ultimo capo degli Omaha, ad affermare che Neihardt era l'unico scrittore di una lunga serie che va da Cooper a Frederic Remington a possedere "una vera comprensione del carattere indiano".

I racconti sono stati compilati dalla figlia di Neihardt, Hilda Neihardt Petri. Nella sua introduzione Jay Fultz ne analizza il contesto culturale e l'integrità artistica.