La fine dei diritti umani

Punteggio:   (4,6 su 5)

La fine dei diritti umani (Stephen Hopgood)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro critica l'attuale regime dei diritti umani, distinguendo tra i veri diritti umani e le istituzioni e le norme spesso inefficaci ad essi associate. Sostiene che le documentazioni e i quadri di riferimento stabiliti a partire dagli anni Settanta non sono riusciti ad affrontare efficacemente le violazioni dei diritti umani a livello globale e suggerisce di passare da un approccio globale unificato a una comprensione dei diritti umani più culturalmente e politicamente divergente.

Vantaggi:

Il libro è stato apprezzato per la sua forte critica, l'ampia ricerca, la narrazione coinvolgente e i punti ben argomentati. È considerato una risorsa preziosa per chi studia la storia dei diritti umani.

Svantaggi:

Alcune recensioni suggeriscono che i punti di vista presentati potrebbero essere eccessivamente pessimistici sul futuro delle istituzioni per i diritti umani, come la Corte penale internazionale e la R2P, lasciando un senso di tristezza sull'efficacia dei quadri attuali.

(basato su 4 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

The Endtimes of Human Rights

Contenuto del libro:

Stiamo vivendo la fine della missione di civilizzazione. L'inefficacia della Corte penale internazionale e il suo disastroso primo procuratore, Luis Moreno-Ocampo, insieme al fallimento in Siria della Responsabilità di proteggere, sono le ultime prove non di sfortune passeggere ma di fatali difetti strutturali dell'umanesimo internazionale. Che si tratti dell'aumento degli attacchi mortali contro gli operatori umanitari, della tortura e della “sparizione” di sospetti di Al-Qaeda da parte di funzionari americani, della violazione del diritto internazionale da parte di Stati come lo Sri Lanka e il Sudan, o del fallimento del tribunale dei Khmer Rossi a Phnom Penh, la prospettiva di un mondo unico sotto la legge secolare sui diritti umani si sta allontanando. Quella che sembrava un'alba è in realtà un tramonto. Le fondamenta delle norme liberali universali e della governance globale si stanno sgretolando. --In un libro appassionato e provocatorio allo stesso tempo, Stephen Hopgood sostiene, contro la saggezza convenzionale, che l'idea dei diritti umani universali è diventata non solo inadeguata alle realtà attuali, ma anche eccessivamente ambiziosa e poco reattiva. Lo spostamento dell'equilibrio di potere globale dagli Stati Uniti mina ulteriormente le fondamenta su cui si basa il regime globale dei diritti umani.

Il declino americano mette a nudo le contraddizioni, le ipocrisie e le debolezze che si celano dietro il tentativo di imporre questo regime in tutto il mondo e apre la strada al risorgere di attori religiosi e sovrani per sfidare i diritti umani. Storicamente, scrive Hopgood, le norme umanistiche universali hanno ispirato un senso di religiosità secolare tra le nuove classi medie di un'Europa in rapida modernizzazione. I diritti umani erano il prodotto di una particolare visione del mondo (europea occidentale e cristiana) e di specifici momenti storici (l'umanitarismo del XIX secolo, le conseguenze dell'Olocausto). Erano un antidoto a una contraddizione preoccupante: la coesistenza di una fede nel progresso con una violenza spaventosa e una crescente disuguaglianza. L'obsolescenza di questo scopo fondante nel moderno mondo globalizzato ha trasformato, sostiene Hopgood, le istituzioni create per realizzarlo, come il Comitato Internazionale della Croce Rossa e recentemente la Corte Penale Internazionale, in strutture auto-perpetuanti di potere e autorità intermittenti che mascherano la loro mancanza di legittimità democratica e la loro sistematica inefficacia. Nel migliore dei casi, essi forniscono soccorso in situazioni straordinarie di grande disagio; altrimenti, sono una miscela di false speranze e di irresponsabilità sostenuta dai diritti umani come marchio globale. The Endtimes of Human Rights è sicuramente un libro controverso.

Hopgood lancia un appello per una nuova comprensione di dove risiede la speranza per i diritti umani, un appello che piange la promessa ma rifiuta la realtà dell'universalismo a favore di un incontro meno prevedibile con le diverse realtà del mondo multipolare di oggi.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780801452376
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2013
Numero di pagine:272

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)