La crisi delle scienze umane: La falsa oggettività e il declino della creatività

Titolo originale:

The Crisis of the Human Sciences: False Objectivity and the Decline of Creativity

Contenuto del libro:

La centralizzazione e l'iperprofessionalizzazione possono portare alla scomparsa di un ambiente critico capace di collegare le scienze umane al mondo reale. Gli autori di questo volume suggeriscono che le scienze umane hanno bisogno di operare in un ambiente culturale concreto in grado di influenzare le procedure su base hic et nunc, e che non dovrebbero dipendere interamente da criteri normativi la cui funzione è spesso quella di nascondere l'ignoranza dietro un pretestuoso velo di oggettività neutrale rispetto ai valori.

In sociologia, la crescita dello scientismo ha frammentato le categorie etiche e distorto il discorso tra il nostro io interiore e quello esteriore, mentre la filosofia soffre di un professionismo vuoto, diffuso in molti dipartimenti di filosofia nei Paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo, dove esercizi noiosi, antistorici e non politici vengono giustificati con appelli a una falsa eccellenza. In tutte le branche delle scienze umane, processi di valutazione assurdi favoriscono tendenze simili, in quanto creano un'atmosfera sterile e impediscono l'interdisciplinarità e la creatività.

La tecnicizzazione della teoria fa il gioco dei tecnocrati. Gli autori offrono un'ampia gamma di approcci e interpretazioni, che vanno dalla filosofia dell'educazione alla rivalutazione dei modelli di business delle università.