La conoscenza delle cose sperate

Titolo originale:

The Knowledge of Things Hoped For

Contenuto del libro:

Che tipo di significato per il mondo di oggi emerge dal discorso teologico? Ci sediamo in panchina, scrive l'autore, e ci chiediamo: “Ma cosa intende il predicatore?” Saliamo sul pulpito con la disperazione delle parole che dobbiamo pronunciare, una disperazione presente almeno da una generazione, ma ora diventata esplicita. Il sospetto che parlare di Dio abbia sempre meno senso è determinato sia dal dominio delle scienze come modelli di certezza, sia dalla nostra crescente accettazione del relativismo storico.

L'ordine del libro di Jenson segue l'ordine della sua ricerca di verificabilità; le sue conclusioni riconoscono la realtà della promessa, la centralità della speranza per la fede cristiana e il discorso che è il motivo comune di molti diversi programmi teologici contemporanei. Per superare una carenza delle discussioni precedenti, Jenson inizia con un'indagine su come la teologia classica, attraverso i suoi principali esponenti, ha compreso se stessa. Un resoconto di Origene è incentrato sul linguaggio delle immagini, uno di Tommaso sulla nozione di analogia.

Cercando sia la continuità che la libertà da queste interpretazioni tradizionali, l'autore entra poi nel dibattito contemporaneo. Sulla sfida della verificabilità si confronta con gli analisti inglesi e americani, sulla sfida dello storicismo con gli “ermeneutici” europei, alla ricerca di una risposta più valida e completa di quella che entrambi sono stati in grado di offrire.